2012-03-01 14:20:58

Nord Irlanda: nuovo appello dei leader delle Chiese cristiane sulla riforma del welfare


“La nostra principale preoccupazione come leader delle Chiese è quella di chiarire le ricadute sul popolo dell‘Irlanda del Nord delle riforme al welfare sociale che passano attraverso Westminster”. E’ il cardinale Sean Brady, arcivescovo cattolico di Armagh e Primate d‘Irlanda, a spiegare così le ragioni che da diversi mesi vedono uniti tutti i leader cristiani nord irlandesi nel farsi portavoce dei “più poveri” e delle preoccupazioni con cui l’Irlanda del Nord sta guardando alle riforme del welfare avviate dal governo. Ieri sera le Chiese cristiane si sono fatte promotrici di un incontro-discussione al quale hanno partecipato il segretario di Stato per l’Irlanda del Nord Hon Owen Paterson e il ministro per lo sviluppo sociale Nelson McCausland. I leader cristiani coinvolti nell’iniziativa erano - oltre al cardinale Brady - l’arcivescovo anglicano Alan Harper, il moderatore della Chiesa presbiteriana Ivan Patterson, il presidente della Chiesa metodista Ian Henderson e il presidente del Consiglio irlandese delle Chiese Richard Clarke. “Vogliamo sfidare con rispetto - ha detto ieri sera il cardinale Brady - coloro che detengono l‘autorità nella società civile ad agire con giustizia e mostrare compassione verso i più bisognosi. Coloro che hanno meno possibilità di sostenere i tagli, non dovrebbero essere quelli più colpiti. “Vogliamo esprimere la nostra preoccupazione - ha detto il cardinale - per le conseguenze potenzialmente drammatiche e negative per alcuni dei più vulnerabili nella nostra società e per l‘intera economia in Irlanda del Nord”. L‘Institute for Fiscal Studies per esempio ha già affermato che dopo Londra, sarà l’Irlanda del Nord la regione più colpita da queste riforme. La perdita dei benefici sociali è stimata per un totale di circa 600 milioni di euro entro il 2015, coinvolgendo pertanto decine di migliaia di persone in tutti i settori della società. “Come leader delle Chiese - ha quindi aggiunto l’arcivescovo - abbiamo chiesto come tale politica possa funzionare in un momento di recessione economica e di aumento della disoccupazione”. “In particolare abbiamo espresso preoccupazione per le implicazioni” che la Riforma può avere sulla “povertà infantile in Irlanda del Nord”, Paese dove già si registra un aumento del livello di povertà infantile. “Abbiamo fatto un appello speciale al Segretario di Stato - ha sottolineato il cardinale - perché venga data garanzia che qualsiasi riforma introdotta sia accompagnata da misure protettive per arginare l‘aumento della povertà infantile in Irlanda del Nord”. (R.P.)







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