Italia: sciopero dei lavoratori migranti, "Basta discriminazioni"
Una serie di manifestazioni ed eventi, cortei, dibattiti, convegni, letture e musica
in tutta Italia. L'appuntamento di oggi, 1° marzo è lo ‘sciopero dei migranti’, che
per la terza edizione adotta lo slogan "un giorno senza di noi”. Un chiaro riferimento
a quanto ormai i quasi 5 milioni di immigrati presenti in Italia siano diventati colonna
portante dell’economia e della società italiana, contando, stando ai dati dell’istat,
per l’11% del Pil italiano. Operai, braccianti, infermieri, muratori, imprenditori,
colf, badanti e molto altro. I migranti si apprestano a tingere di giallo, colore
che vuole ricordare la neutralità del movimento e il rifiuto del razzismo, le piazze
italiane, per uno sciopero si dovrebbe più propriamente definire "mobilitazione".
Lo scopo è accendere i riflettori sul silenzioso e quotidiano lavoro di individui,
che spesso senza diritti e tutele, contribuiscono al benessere dell’Italia, contraccambiati
con atteggiamenti di diffidenza e discriminazione. La novità del 2012 è la distribuzione
di un copri-passaporto, che riporterà il primo e l'ultimo articolo della Carta
mondiale dei migranti sulla libera circolazione delle persone, firmata lo scorso anno
a Gorèe, isola del Senegal. “La data del primo marzo – si legge nell’appello alla
mobilitazione della Rete nazionale dei comitati per il Primo marzo – è diventata così
un punto di riferimento importante. È ora di fare chiarezza e dire che il razzismo
non è solo un fenomeno culturale, ma si appoggia su leggi e provvedimenti amministrativi
che considerano i migranti come braccia da sfruttare o nemici da combattere”. Le parole
d'ordine di quest'anno sono: abrogazione della legge Bossi-Fini, la cancellazione
del contratto di soggiorno per lavoro e la chiusura di tutti i Centri di Identificazione
ed Espulsione in Italia e in Europa; per la cittadinanza immediata ai bambini nati
in Italia; per dire no al permesso a punti e a nuove tasse sul rinnovo del permesso
di soggiorno; per una regolarizzazione generale di chi non ha un permesso di soggiorno".
(M.P.)
Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LVI no.
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