Il cardinale Bagnasco interviene a Londra: l’economia salvaguardi la persona
“L’uomo e il suo vero bene hanno un primato anche nell’attività economica”, perché
“il primo capitale da salvaguardare e valorizzare è l’uomo”: è quanto affermato ieri
dal cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, nel suo discorso a Londra alla
“London School of Economics”, su invito della Italian Society. Su questo intervento
dell’arcivescovo di Genova, Alessandro Gisotti ha intervistato l’economista
Flavio Felice, direttore dell’Area internazionale di ricerca “Caritas in Veritate”
della Pontificia Università Lateranense:
R. - Il discorso
di Bagnasco mette veramente al centro della questione un tema fondamentale per tutto
il magistero sociale della Chiesa e che è divenuto particolarmente rilevante oggi,
in seguito anche alle vicende economiche e politiche che stanno segnando l’Europa,
ma non soltanto l’Europa. Il riferimento centrale del cardinal Bagnasco è alla persona,
all’idea di persona.
D. – Persona, non individuo: l’individualismo - è stata
la denuncia del cardinale Bagnasco – ha fatto sì che ci sia oggi perfino un lusso
che non si vergogna davanti alla miseria più tragica. Questa è una vera e propria
perversione dell’economia…
R. – Mi consenta di dire che si tratta di una perversione
della società: l’economia poi è una dimensione del vivere sociale. Chi ostenta il
lusso di fronte a situazione di estrema miseria non è un pervertito dall’economia,
non é una persona che è stata corrotta da un sistema economico, ma è corrotta da una
cultura, corrotta da una prospettiva antropologica, che è diversa da quella che proponiamo
come dottrina sociale della Chiesa. Io vorrei far riferimento a Benedetto XVI e alla
sua “Caritas in Veritate”: possiamo dire che Benedetto XVI sembrerebbe che ci ripeta
in continuazione – e noi lo ritroviamo in traccia nel discorso del cardinale Bagnasco
– che il mercato nudo e crudo semplicemente non esiste. Il motivo di critica non è
dato dai concetti economici, bensì dal riduzionismo materialistico e il cardinale
Bagnasco lo dice in modo chiaro: una sorta, appunto, di riduzionismo materialistico
che finisce per negare la dimensione integrale dello sviluppo umano; e, d’altro canto,
invece, favorisce un’idea di economia e di sviluppo considerato unicamente da un punto
di vista ingegneristico, quantitativo.
D. – In definitiva il cardinale Bagnasco
ha ribadito, citando proprio il Papa: la questione sociale, la questione sociale è
questione antropologica…
R. – Appunto, è una questione puramente antropologica.
Ripeto: il mercato è un sistema di relazioni, un sistema istituzione. Non è un caso,
in effetti, che il cardinale Bagnasco ci parla del modello personalista relazionale:
il mercato noi lo possiamo intendere come un luogo nel quale si scontrano gli interessi,
ovvero un processo relazionale mediante il quale ciascuno comprende di poter soddisfare
le proprie aspettative solo ricorrendo alla soddisfazione delle aspettative altrui.
(mg)