Pakistan: malmenati due cattolici accusati di blasfemia. Lasceranno il Paese
Sono feriti e contusi gravemente, e oggi vivono nascosti, in pericolo di vita, agognando
la fuga dal Pakistan: è la sorte di Jude Julius, operaio cattolico di Karachi in Pakistan,
e del suo amico Brian Nadeem. Julius – riporta l’agenzia Fides - è accusato di blasfemia,
in un caso “costruito” circa un mese fa, e Brian lo ha aiutato, ospitandolo per sottrarlo
alla furia dei fondamentalisti. I due, individuati, hanno subito un pestaggio e ora
stanno cercando di lasciare il Paese. Julius, 32 anni, lavorava in un cartiera, nell’area
industriale di Karachi. L’uomo ha raccontato all'agenzia Fides: “Il 19 gennaio scorso,
finito il mio lavoro, il mio supervisore mi ha chiesto di raccogliere la spazzatura
e di bruciarla, ben consapevole che i musulmani lasciano tali lavori a noi cristiani.
Mentre stavo bruciando carte e pannelli, il proprietario della fabbrica, Mohammad
Qudus, è arrivato e ha visto alcune pagine in lingua araba nel fuoco. Con altri operai
musulmani mi ha accusato di aver profanato il Corano e hanno iniziato a picchiarmi.
Fuggito a quella ferocia, mi sono rifugiato in casa del mio amico cristiano Brian
Nadeem. Ma un gruppo di estremisti della zona, guidato da un imam, ci ha rintracciati:
ci hanno brutalmente percossi, quasi fino alla morte. Anche Brian per loro è blasfemo,
perché ha protetto un blasfemo”. Quando la polizia del luogo è arrivata, ha condotto
i due in ospedale, entrambi gravemente feriti: Julius aveva la gamba destra rotta,
tumefazioni e gravi ferite a un occhio; Brian ha riportato fratture alle mani, alla
gamba sinistra e contusioni in tutto il corpo. Gli estremisti, infuriati, hanno registrato
una denuncia per blasfemia (First Information Report) presso la stazione di polizia
di Korangi e hanno poi organizzato una “spedizione punitiva” all’ospedale, per “completare
la loro opera”. Le due vittime, avvisate, sono state trasferite in un luogo sicuro
da membri di una Organizzazione che difende i diritti umani in Pakistan che, come
riferito a Fides, sta ora cercando di organizzare la loro fuga dal Paese. (E.B.)