Iraq: per il governo circa 70 mila vittime dal 2004
In Iraq sono state quasi 70 mila le vittime nelle violenze a partire dal 2004, l’anno
successivo all’invasione americana che ha portato al rovesciamento del regime di Saddam
Hussein. Lo ha reso noto oggi il governo di Baghdad sottolineando che il 2011 è stato
l'anno con il minor numero di morti, pari a 2.777. L'anno peggiore, invece, il 2006
con oltre 21 mila vittime e circa 40 mila feriti. La provincia più colpita è stata
quella di Baghdad con quasi 24 mila morti. Le cifre, diffuse dal portavoce dell’esecutivo
iracheno, riguardano sia gli attentati e sia le operazioni militari. Si tratta comunque
di numeri inferiori rispetto a quelli resi noti in precedenza da Organizzazioni non
governative internazionali, secondo le quali nell’arco temporale in questione almeno
100 mila persone hanno perso la vita. (E.B.)