Il decreto liberalizzazioni al Senato, verso il voto di fiducia
Dopo il via libera della Commissione Industria, il decreto liberalizzazioni è approdato
oggi in aula al Senato. Palazzo Madama ha subito respinto le questioni pregiudiziali
presentate da Italia dei valori e Lega. Quasi certo il ricorso al voto di fiducia
sul provvedimento. Servizio di Giampiero Guadagni:
Il premier
Monti è convinto: il decreto liberalizzazioni aumenta la concorrenza nel settore dei
servizi, inclusi le reti e le professioni. E può portare ai risultati desiderati in
termini di sviluppo, occupazione e minori costi per imprese e cittadini. Ma sono
ben 1.700 gli emendamenti presentati al Senato dalle forze politiche. E allora per
evitare che la pressione di partiti e lobby annacqui un provvedimento sollecitato
dall’Europa, il Governo intende chiedere la fiducia. D’altra parte sono già molte
le modifiche apportate al provvedimento dalla commissione industria. Quelle più attese
riguardano taxi e farmacie. Saranno dunque i comuni a fissare se necessario l’incremento
delle licenze taxi. Il tetto di abitanti richiesto per l’apertura di nuove farmacie
viene alzato a quota 3.300. Altra novità riguarda l’eliminazione delle commissioni
bancarie su linee di credito, affidamenti e scoperti. E ancora: l’aggiornamento dei
premi assicurativi scatterà automaticamente ogni anno nel caso in cui i guidatori
non abbiano avuto incidenti e dunque debbano pagare tariffe più basse. Sarà anche
più veloce ottenere il risarcimento per il furto e l'incendio da parte delle assicurazioni.
Arriva poi il pagamento online delle multe. Dopo il via libera del Senato, previsto
per domani, il decreto approderà in aula alla Camera il prossimo 19 marzo.