Honduras: i vescovi contro una cultura "che giustifica la violenza"
La Conferenza episcopale dell’Honduras ha richiamato la necessità di "una verifica
e una pulizia rapida ed efficace della Polizia nazionale", istituzione che "è stata
duramente coinvolta in atti illegali". I vescovi hanno infatti pubblicato una seria
riflessione sulla violenza che sta vivendo il Paese, prendendo spunto dall’incendio
che ha ucciso 359 detenuti lo scorso 14 febbraio. In questo comunicato, intitolato
“In difesa della Vita”, i presuli dichiarano che "la Polizia di Stato è stata duramente
coinvolta in atti illegali, alcuni davvero terribili, commessi da membri di questa
istituzione", come "conseguenza dell'impunità" e della mancanza di risposta da parte
dello Stato alle giuste richieste fatte dai cittadini. I vescovi - riferisce l'agenzia
Fides - affermano che non tutti i membri della Polizia sono coinvolti, comunque manifestano
la loro profonda preoccupazione per la fragilità di questa istituzione, responsabile
della tutela della vita e della sicurezza di tutti i concittadini. Inoltre indicano
che la violenza, reazione umana dinanzi a certe aggressioni, è il risultato di "promesse
non mantenute e delle politiche di partito, che portano beneficio a pochi e vanno
contro la maggioranza". I vescovi denunciano la situazione del Paese con queste parole:
"Si sta costruendo una cultura che giustifica la condotta violenta perché non si è
capaci di condannare il maschilismo, perché la si considera una conseguenza della
concorrenza sociale, perché la si considera parte del rifiuto dei gruppi sociali".
Il problema della violenza in Honduras "richiede una seria riflessione" perché il
cattivo esempio di modelli familiari negativi e aggressivi, a lungo andare, si traduce
in un atteggiamento violento che sta portando ad una cultura che giustifica certi
comportamenti violenti". Questo mette in allerta tutti, perché ci sono fondati motivi
"per temere episodi di violenza non solo nella popolazione carceraria, ma nella popolazione
in generale dell’Honduras", che si sente aggredita da "coloro che sono membri corrotti
all'interno delle forze di sicurezza dello Stato". La Conferenza episcopale si propone
di costruire una "cultura di pace" in Honduras, e per questo motivo, ha lanciato una
campagna insieme alla Pastorale sociale della Caritas. (R.P.)