2012-02-27 14:07:50

Honduras: i vescovi contro una cultura "che giustifica la violenza"


La Conferenza episcopale dell’Honduras ha richiamato la necessità di "una verifica e una pulizia rapida ed efficace della Polizia nazionale", istituzione che "è stata duramente coinvolta in atti illegali". I vescovi hanno infatti pubblicato una seria riflessione sulla violenza che sta vivendo il Paese, prendendo spunto dall’incendio che ha ucciso 359 detenuti lo scorso 14 febbraio. In questo comunicato, intitolato “In difesa della Vita”, i presuli dichiarano che "la Polizia di Stato è stata duramente coinvolta in atti illegali, alcuni davvero terribili, commessi da membri di questa istituzione", come "conseguenza dell'impunità" e della mancanza di risposta da parte dello Stato alle giuste richieste fatte dai cittadini. I vescovi - riferisce l'agenzia Fides - affermano che non tutti i membri della Polizia sono coinvolti, comunque manifestano la loro profonda preoccupazione per la fragilità di questa istituzione, responsabile della tutela della vita e della sicurezza di tutti i concittadini. Inoltre indicano che la violenza, reazione umana dinanzi a certe aggressioni, è il risultato di "promesse non mantenute e delle politiche di partito, che portano beneficio a pochi e vanno contro la maggioranza". I vescovi denunciano la situazione del Paese con queste parole: "Si sta costruendo una cultura che giustifica la condotta violenta perché non si è capaci di condannare il maschilismo, perché la si considera una conseguenza della concorrenza sociale, perché la si considera parte del rifiuto dei gruppi sociali". Il problema della violenza in Honduras "richiede una seria riflessione" perché il cattivo esempio di modelli familiari negativi e aggressivi, a lungo andare, si traduce in un atteggiamento violento che sta portando ad una cultura che giustifica certi comportamenti violenti". Questo mette in allerta tutti, perché ci sono fondati motivi "per temere episodi di violenza non solo nella popolazione carceraria, ma nella popolazione in generale dell’Honduras", che si sente aggredita da "coloro che sono membri corrotti all'interno delle forze di sicurezza dello Stato". La Conferenza episcopale si propone di costruire una "cultura di pace" in Honduras, e per questo motivo, ha lanciato una campagna insieme alla Pastorale sociale della Caritas. (R.P.)







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