Appello dei vescovi dei Paesi Baschi per la riconciliazione e la pace
Il sabato scorso si sono celebrate incontri di preghiera in favore della pace presiedute
dai vescovi nelle loro rispettive diocesi di Bilbao, San Sebastian e Victoria dei
Paesi Baschi. Durante questi incontri é stato letto un messaggio firmato dai vescovi
mons. Mario Iceta, mons. Jose Ignacio Munilla e mons.Miguel Asurmendi. Il testo, di
carattere molto dottrinale, rappresenta una chiara presa di posizione dei tre vescovi
nella nuova situazione dei Paesi Baschi con la fine della violenza armata dal mese
di ottobre scorso. L’ esortazione dei vescovi parte dalla riflessione sul nuovo comandamento
del Signore in favore dell’amore al prossimo e si sofferma poi nella meditazione sulla
passione, morte e risurrezione del Signore. “Nelle ferite di Gesù vediamo, in modo
particolare, a quanti hanno sofferto in modo bruttale le ferite e le morti causate
dal terrorismo e da ogni sorta di violenza ingiusta”. I vescovi affermano che la pace
che Dio ci offre richiede il riconoscimento dei peccati e la conversione. “La pace
procede fondamentalmente da Dio ma da parte nostra dobbiamo offrire una collaborazione
affinché dia i suoi frutti”. Guardando verso un nuovo futuro, i vescovi affermano
che “solo a partire dal Signore possiamo conoscere la verità delle cose, al di sopra
di ogni visione parziale e frammentata, di una realtà così sofferta come quella che
abbiamo vissuto”. Dopo le precedenti considerazioni a carattere dottrinale o spirituale,
i vescovi arrivano nell’ultima parte del messaggio alla formulazione di alcuni principi
particolari di comportamento e azione pastorale. “L’annuncio del perdono e della misericordia
di Dio, così come manche l’invito alla conversione e al pentimento è essenziale e
permanente nella predicazione di Gesù. E’ compito della Chiesa annunciare questa grazia
che chiama alla conversione profonda e ad accogliere il perdono sulla via della riconciliazione”.
E si aggiunge poi: “La Chiesa vuole rinnovare la sua missione e impegno di servire
alla riconciliazione”. E dopo aver ricordato la rinuncia del movimento terrorista
Eta all’uso della violenza armata, esprime la soddisfazione e la speranza della Chiesa
per aggiungere subito che “continueremo ad auspicare e a chiedere la sua definitiva
scomparsa”. Verità e giustizia sono i presupposti sulla via verso la ricostruzione
morale e sociale, e la garanzia per una convivenza in pace, dignitosa e rispettosa.
“Ma in modo particolare sono necessari il pentimento e il perdono”. E aggiungono:
“Chiediamo a Dio che a quanti hanno sofferto l’ aggressione e ogni genere di violenza
física e morale conceda la grazia di poter offrire quel perdono il quale senza annullare
le esigenze della giustizia la supera”. I vescovi chiudono il messaggio dichiarando
che il Signore chiama tutti “in favore di una cultura della riconciliazione e della
pace promuovendo e riaffermando l’incontro, il dialogo, e la riflessione e comportandoci
con saggezza”. Questo messaggio ha avuto una ampia risonanza in tutti mezzi di comunicazione
dei Paesi Baschi (Dai Paesi Baschi, padre Ignazio Arregui)