2012-02-27 14:16:21

Appello dei vescovi dei Paesi Baschi per la riconciliazione e la pace


Il sabato scorso si sono celebrate incontri di preghiera in favore della pace presiedute dai vescovi nelle loro rispettive diocesi di Bilbao, San Sebastian e Victoria dei Paesi Baschi. Durante questi incontri é stato letto un messaggio firmato dai vescovi mons. Mario Iceta, mons. Jose Ignacio Munilla e mons.Miguel Asurmendi. Il testo, di carattere molto dottrinale, rappresenta una chiara presa di posizione dei tre vescovi nella nuova situazione dei Paesi Baschi con la fine della violenza armata dal mese di ottobre scorso. L’ esortazione dei vescovi parte dalla riflessione sul nuovo comandamento del Signore in favore dell’amore al prossimo e si sofferma poi nella meditazione sulla passione, morte e risurrezione del Signore. “Nelle ferite di Gesù vediamo, in modo particolare, a quanti hanno sofferto in modo bruttale le ferite e le morti causate dal terrorismo e da ogni sorta di violenza ingiusta”. I vescovi affermano che la pace che Dio ci offre richiede il riconoscimento dei peccati e la conversione. “La pace procede fondamentalmente da Dio ma da parte nostra dobbiamo offrire una collaborazione affinché dia i suoi frutti”. Guardando verso un nuovo futuro, i vescovi affermano che “solo a partire dal Signore possiamo conoscere la verità delle cose, al di sopra di ogni visione parziale e frammentata, di una realtà così sofferta come quella che abbiamo vissuto”. Dopo le precedenti considerazioni a carattere dottrinale o spirituale, i vescovi arrivano nell’ultima parte del messaggio alla formulazione di alcuni principi particolari di comportamento e azione pastorale. “L’annuncio del perdono e della misericordia di Dio, così come manche l’invito alla conversione e al pentimento è essenziale e permanente nella predicazione di Gesù. E’ compito della Chiesa annunciare questa grazia che chiama alla conversione profonda e ad accogliere il perdono sulla via della riconciliazione”. E si aggiunge poi: “La Chiesa vuole rinnovare la sua missione e impegno di servire alla riconciliazione”. E dopo aver ricordato la rinuncia del movimento terrorista Eta all’uso della violenza armata, esprime la soddisfazione e la speranza della Chiesa per aggiungere subito che “continueremo ad auspicare e a chiedere la sua definitiva scomparsa”. Verità e giustizia sono i presupposti sulla via verso la ricostruzione morale e sociale, e la garanzia per una convivenza in pace, dignitosa e rispettosa. “Ma in modo particolare sono necessari il pentimento e il perdono”. E aggiungono: “Chiediamo a Dio che a quanti hanno sofferto l’ aggressione e ogni genere di violenza física e morale conceda la grazia di poter offrire quel perdono il quale senza annullare le esigenze della giustizia la supera”. I vescovi chiudono il messaggio dichiarando che il Signore chiama tutti “in favore di una cultura della riconciliazione e della pace promuovendo e riaffermando l’incontro, il dialogo, e la riflessione e comportandoci con saggezza”. Questo messaggio ha avuto una ampia risonanza in tutti mezzi di comunicazione dei Paesi Baschi (Dai Paesi Baschi, padre Ignazio Arregui)







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