2012-02-26 14:31:45

Afghanistan: Karzai invoca la calma, dopo le proteste in risposta al rogo del Corano


Nuovo appello al dialogo e alla calma dal presidente afghano Hamid Karzai nel sesto giorno di proteste antioccidentali esplose dopo la distruzione delle copie del Corano nella base Usa di Bagram e costate la vita ad oltre 30 persone. “Ora è il momento di tornare alla calma, per non consentire ai nemici della pace e della stabilità di sfruttare la situazione e danneggiare le proprietà pubbliche e private”, ha detto il leader afghano in un discorso alla TV di Stato. Il presidente statunitense Barack Obama - informa una nota della Casa Bianca - ha espresso apprezzamento per le parole di Karzai e ribadito l’impegno degli Stati Uniti nella partnership con il governo e con il popolo afghano. Quindi Obama ha ringraziato il generale delle forze Isaf a Kabul, John Allen, per tutte le misure di sicurezza prese per proteggere i militari e i civili. Ieri sera i talebani hanno rivendicato l’uccisione di due consiglieri americani avvenuta presso il ministero dell’Interno di Kabul preso d’assalto dai manifestanti. Principale sospettato del duplice omicidio è però un poliziotto che lavorava per i servizi di intelligence nella stessa sede, attualmente ricercato. Dura la condanna della Nato che ha richiamato il personale in servizio nei dicasteri della capitale, stessa cosa per la Gran Bretagna, che ha deciso di ritirare i suoi funzionari dalle istituzioni governative afghane. Nel pomeriggio l'esplosione di una granata su un altra base Nato nella provincia di Kunduz ha provocato il ferimento di 7 soldati americani. Un appello a rispettare i sentimenti religiosi per riconquistare il cuore degli afghani arriva da padre Stanley Fernandes, direttore del "Jesuit Refugee Service" dell'Asia del Sud, che ha chiesto l'impegno delle forze occidentali e degli operatori internazionali a lavorare per la pace. (C.S.)







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