Siria: irruzione di uomini armati nel monastero di Deir Mar Musa
Una trentina di uomini armati hanno fatto irruzione mercoledì scorso nel monastero
di Deir Mar Musa, “trattando brutalmente” alcuni religiosi: a raccontare l’episodio
è la comunità stessa, sottolineando che gli aggressori apparivano persone “abituate
all’uso delle armi in vista di interessi materiali”. Gli aggressori – si riferisce
in una nota ripresa dall'agenzia Misna – hanno messo a soqquadro gli ambienti dicendo
di cercare armi e denaro e chiedendo del padre responsabile, che si trovava però a
Damasco. Situato a nord della capitale, il monastero è stato fondato ed è tuttora
guidato dal padre gesuita Paolo Dall’Oglio. “Gli uomini armati avevano dichiarato
da subito la loro intenzione di non recar danno alle persone presenti nel monastero
– si riferisce nella nota – e durante l’aggressione si sono effettivamente comportati
come promesso”. Impossibile, per ora, fare ipotesi sull’identità del gruppo. Centrale
per la comunità di Deir Mar Musa resta la preoccupazione per le violenze che stanno
attraversando la Siria, ostaggio ormai da quasi un anno dello scontro tra forze governative
e gruppi che chiedono un cambiamento. “Nonostante questo evento doloroso – sottolineano
i membri della comunità – non abbiamo perso la pace e neppure il desiderio di servire
la riconciliazione”. (R.P.)