Il presidente dell'Europarlamento Schulz: più solidarietà in Europa
L'Italia sta percorrendo la giusta direzione per l'uscita dalla crisi: è quanto ha
affermato a Roma il presidente del Parlamento Europeo, Martin Schulz, in quella che
è la sua prima visita ufficiale in un Paese dell’Unione dopo l’elezione a gennaio.
Ieri ci sono stati gli incontri istituzionali: dal presidente della Repubblica, Napolitano,
al presidente del Consiglio, Monti. Domani la visita a Marzabotto, comune noto per
la strage con circa 700 morti (tra cui intere famiglie e molti bambini) durante la
Seconda Guerra Mondiale. Uno dei più gravi contro la popolazione civile perpetrati
dalle forze armate tedesche in Europa occidentale. Schulz esprime ottimismo per le
misure anticrisi prese in Europa ma raccomanda che i benefici della disciplina di
bilancio non vadano a finire nelle tasche degli speculatori. Fausta Speranza
ha incontrato il presidente Martin Schulz e gli ha chiesto innanzitutto un
commento sulla raccomandazione che il premier Monti ha fatto nella sua visita a Strasburgo
di qualche giorno fa: più integrazione e democrazia:
R. – To link
democracy and integration … Unire la democrazia e l’integrazione vuol dire che
è necessario rafforzare il ruolo del Parlamento europeo, perché per migliorare l’integrazione
e avere una democrazia più forte è necessario aumentare il trasferimento di quote
di sovranità dal livello nazionale verso un livello internazionale.
D. – Monti
ha detto di più che “si può”: Monti ha detto che “si deve” …
R. – I share entirely
his view. … Sì, sono d’accordo con l’opinione di Monti, e vorrei citare due dati.
Nel 2040, la popolazione mondiale sarà di otto miliardi; in Germania vivranno 76 milioni
di persone, cioè meno dell’1 per cento della popolazione mondiale. Per cui, se vogliamo
sopravvivere dobbiamo riunire le nostre capacità e le nostre infrastrutture, sia a
livello politico sia a livello economico.
D. – In questa fase, la Chiesa raccomanda
solidarietà: è d’accordo?
R. – I think we need solidarity between people, … Abbiamo
bisogno di maggiore solidarietà, sono d’accordo. Sia tra i popoli, sia tra i Paesi.
E questo è anche lo spirito europeo dopo l’unificazione dell’Europa, dopo la Seconda
Guerra mondiale. Si è discusso per molto tempo in Europa dei “shareholder values”,
e non si è discusso tanto di solidarietà e di rispetto reciproco. I valori devono
essere alla base dell’organizzazione di una società e tra questi valori c’è anche
l’accesso dei giovani al mercato del lavoro. Un giovane che voglia fondare una famiglia
si deve chiedere come fare, come potrà crescere i propri figli se non sa nemmeno come
finanziare la propria vita? La famiglia è alla base dei valori della nostra società,
e penso che i diritti sociali non siano un lusso: sono un diritto prioritario, sono
alla base di una società equa e alla base anche del rispetto reciproco.
D.
– In definitiva, qual è l’obiettivo del suo mandato?
R. – Europa needs a place
where the controversial debate between different … In Europa abbiamo bisogno di
un luogo dove si possano discutere opinioni diverse, a volte anche controverse, e
questo posto è il Parlamento europeo. Abbiamo troppe porte chiuse: il Consiglio dei
ministri decide a porte chiuse, la Commissione decide a porte chiuse … come ho detto,
ci sono troppe porte chiuse dietro alle quali vengono prese decisioni che influenzano
la vita dei cittadini europei. Abbiamo bisogno di porte aperte, dove le decisioni
che vengono prese siano visibili: questo è importante per il nostro futuro europeo.
(gf)