Burkina Faso: migliaia di tuareg sfollati dalle zone di conflitto del Mali
Almeno 8 mila tuareg in fuga dai combattimenti nel vicino Mali hanno trovato rifugio
in Burkina Faso, giungendo in condizioni disastrose. Il governo si è organizzato per
istituire un comitato di coordinamento per riunire i rifugiati, attualmente sparsi
tra le zone occidentali e quella saheliana del Paese, in un luogo più centrale e fornire
loro istruzione e servizi igienico-sanitari. La situazione umanitaria è allarmante:
molti degli sfollati vivono all’aperto e il cattivo tempo, aggravato dai venti secchi
e polverosi harmattan, favorisce la diffusione di malattie; cibo, acqua potabile e
servizi sanitari sono precari, ha dichiarato un responsabile della Croce Rossa in
Burkina Faso. La gente ha urgente bisogno di aiuto per sopravvivere, servono anche
coperte, utensili da cucina, tappeti e tende. Quaranta volontari della Croce Rossa
sono già operativi. Dai primi di febbraio sono arrivati nella regione circa 4 mila
sfollati, e il flusso continua a Inabao e Deou, provincia di Oudalan, e a Mentao,
Provincia di Soum. Questa situazione purtroppo andrà ad aggravare l’attuale precarietà
di cibo. Il governo ha dichiarato che in 146 dei 350 comuni quest’anno ha piovuto
molto meno e che si potrebbero trovare ad affrontare una carestia. Nel frattempo,
secondo il Comitato Internazionale della Croce Rossa (Icrc), almeno 30 mila sfollati
in Mali erano in condizioni disperate a causa dei combattimenti nel nord del paese
in corso da metà gennaio. Ad Aguelhoc, 150km a nordest di Kidal, nel Mali nordorientale,
i cruenti scontri hanno costretto circa 4 mila persone ad abbandonare le proprie case.
La maggior parte aveva poco cibo e viveva in rifugi improvvisati nella regione semidesertica.
Alcuni hanno trovato riparo presso famiglie ospiti. L’Icrc insieme alla Croce Rossa
del Mali si sono organizzati per la distribuzione di miglio, riso, olio e sale, teli,
coperte, materassini, secchi, utensili da cucina e articoli per l'igiene personale.
La Croce Rossa del Mali ha già provveduto all’invio urgente di cibo per 600 sfollati
in condizioni particolarmente gravi. Secondo le due organizzazioni internazionali,
a Ménaka, nella regione di Gao, gli scontri hanno costretto circa 26 mila persone
ad abbandonare le proprie case in cerca di un riparo sicuro, sia dentro che fuori
della città. L’Icrc sta anche monitorando la situazione a Tessalit (regione di Kidal),
Léré e Niafunké (regione di Timbuktu), coinvolte negli scontri del Mali. Secondo fonti
locali, in queste aree ci potrebbero essere ancora 20 mila sfollati. Gli scontri a
Menaka e Andéramboukane hanno costretto oltre 15 mila persone a cercare rifugio anche
in Niger, nella regione nord Tillabery appena oltre il confine del Mali. (R.P.)