Il Ministro della salute: "non sostenibili altri tagli alla sanità"
"Bisogna evitare
di far intendere agli italiani che il nostro sistema sanitario improvvisamente sia
andato fuori controllo. E' un buon sistema sanitario; ci sono dei professionisti
di livello eccellente, tanto è vero che il caso in questione è un caso non di cattiva
pratica sanitaria ma un caso di forte disorganizzazione dei servizi". Il Ministro
della Salute Renato Balduzzi commenta ai nostri microfoni gli episodi dei pronto soccorso
dell'Umberto I e del S. Camillo-Forlanini che hanno scatenato polemiche e fatto aprire
un'indagine alla Procura di Roma. Per il Ministro il sovraffollamento dei pronto
soccorso però esiste e va affrontato attraverso la ristrutturazione della medicina
di base: "Io credo che la medicina di base non possa essere cinque giorni su sette,
ma debba essere sette giorni su sette. Così pure è importantissimo che ci siano dei
protocolli e delle regole interne alle aziende che impediscano che il fine settimana
un ospedale diventi terra di nessuno". "In Sanità siamo in un sistema di risorse
già limitate" - aggiunge il Ministro - "e la manovra dello scorso luglio ha dato,
in qualche misura, l’ultimo segno di una limitazione sotto la quale non potremmo andare
perché altrimenti davvero potrebbero esserci dei problemi per la tenuta del Servizio
Sanitario Nazionale". Sul futuro di uno dei poli d'eccellenza della sanità nazionale,
il Policlinico Gemelli, in difficoltà per i tagli, il Ministro racconta inoltre di
aver avuto già un primo incontro, un tavolo a tre, tra Ministero, Policlinico Gemelli
e Regione Lazio."E'stato un incontro positivo e già un altro ce ne sarà la prossima
settimana. Insieme stiamo ragionando su un percorso che possa dare una prospettiva
più certa per il futuro agli operatori, ai professionisti, alle tante eccellenze del
Gemelli e insieme riuscire a definire i nodi del passato, le questioni pregresse,
la situazione creditoria-debitoria su cui ci sono ancora - tra le due parti - evidentemente
delle differenze di valutazione, ma che credo – se proseguirà questo clima di collaborazione
positiva – potranno essere ragionevolmente superate. L'"Ospedale del Papa”, per
così dire, è chiaro che è un ospedale mondiale; non è soltanto l’ospedale della città
di Roma. Vista la sua importanza bisogna dargli una prospettiva certa e sicura per
il futuro". (a cura di Fabio Colagrande e Alessandro Guarasci).