Pirateria e contrasto al terrorismo in Somalia, le due priorità della Conferenza internazionale
che si apre domani a Londra
La Somalia ancora in testa nell’agenda internazionale di questa settimana. Alla vigilia
della Conferenza di Londra che riunirà i rappresentanti di oltre 40 paesi, è arrivato
il sì del Consiglio di Sicurezza sell’Onu all’ampliamento del contingente africano
dell’Amison, impegnato a contrastare i guerriglieri al Shabaab. Il servizio di Stefano
Leszczynski
Gli Stati
Uniti aiuteranno con 340 milioni di dollari i paesi africani impegnati nella missione
Amisom nel sud della Somalia. Obiettivo prioritario per la comunità internazionale
è quello di fermare le scorribande delle milizie al Shabaab, legate ad al Qaeda, e
tentare di riportare un minimo di stabilità in queste martoriate regioni del Corno
d’Africa. Il conflitto somalo perdura ormai ininterrottamente da 20 anni ed è ragione
di una delle più spaventose crisi umanitarie dell’Africa orientale. Di questo discuteranno
domani a Londra oltre 40 rappresentanti governativi che dovranno proporre delle soluzioni
alla difficile situazione politica somala in vista della scadenza del mandato dell'attuale
governo di transizione. Per questo motivo ci si attende che dal vertice emergano segnali
chiari perché il nuovo governo che succederà all'attuale sia legittimo e rappresentativo.
Stabilità è dunque la parola d’ordine della Comunità internazionale sempre più preoccupata
anche dalla piaga della pirateria nell’Oceano indiano. Ma sentiamo il commento di
Mario Raffaelli, presidente della ong Amref ed esperto di questioni somale.