Pescatori uccisi in Kerala: il cardinale Alencherry smentisce la mediazione India-Italia
“Verità e giustizia” nella vicenda dei pescatori uccisi in Kerala il 15 febbraio scorso,
nel caso in cui è coinvolta una petroliera italiana: è quanto chiede in un colloquio
con l’agenzia Fides il neo cardinale George Alencherry, arcivescovo maggiore della
Chiesa siro-malabarese, con base in Kerala. Il porporato ha rilasciato oggi all’agenzia
Fides una dichiarazione nella quale ha voluto precisare il suo pensiero sull’incidente
in cui due pescatori sono stati uccisi in mare del Kerala, giorni fa. "Questo episodio
- ha detto - dev’essere investigato: se c’è un’azione colpevole, dev’essere trattata
legalmente e i colpevoli devono essere puniti. Si devono rispettare pienamente verità
e giustizia”. Il cardinale ha spiegato l’espressione, da lui usata, parlando di “soluzione
pacifica” alla vicenda: “Quello che intendevo dire è che auspico questo evento non
diventi motivo di conflitti e di inimicizia, nelle comunità e fra le nazioni. Non
ho intenzione - ha sottolineato - di assumere un ruolo di mediatore nel risolvere
la vicenda”. (R.P.)