Messico. Disastro ambientale e siccità: è emergenza nella Sierra Tarahumara
Il disboscamento illegale e l'inquinamento dei fiumi sono alcuni dei danni riconducibili
alla “corruzione” e all’“immoralità” delle autorità, i cui effetti hanno causato la
fame nella Sierra Tarahumara. È quanto riportato dall'editoriale del settimanale “Desde
la Fé” dell'arcidiocesi di Mexico e rilanciato dall’agenzia Fides. La situazione nell’immediato
“può essere tenuta sotto controllo, ma a lungo andare continuerà ad essere latente,
non solo a causa dello stile di vita nella zona di Tarahumara, ma soprattutto a causa
della siccità, che colpisce metà del Paese e che si sta mostrando come un problema
più grave a livello mondiale: lo squilibrio ecologico che porta al disastro ambientale".
Il settimanale diocesano fa notare che in Messico sono state colpite irresponsabilmente
e in maniera irreversibile le risorse naturali locali, con la complicità di funzionari
corrotti a tutti i livelli, “motivati da avidità economica e rapacità immorale”. “La
risposta a questa emergenza - recita l’editoriale - deve essere ora un cambio di mentalità
nelle persone e nelle nuove politiche pubbliche di governo per risolvere i problemi
a lungo termine. La natura merita maggiore rispetto e cura”, conclude il testo. Anche
mons. Rafael Sandoval Sandoval, vescovo della diocesi di Tarahumara, in un’intervista
alla stampa della zona, ha denunciato che la gente di Tarahumara ha fame: “la Chiesa
missionaria nella zona stava preparando ‘Red Serrana’, un progetto di solidarietà
e di sviluppo della comunità. La siccità però è arrivata a sorpresa. Ho detto ai parroci
- ha spiegato - di muoversi per portare aiuti alle comunità che ne hanno bisogno”.
A tale emergenza, riporta ancora Fides, si è riallacciato pure mons. Armando Colin
Cruz, vescovo ausiliare dell'arcidiocesi di Mexico, che nell’omelia della terza domenica
di febbraio - quando in Messico si celebra la Giornata della Pontificia opera dell'infanzia
e dell’Adolescenza missionaria - ha parlato della situazione precaria in cui vivono
milioni di bambini, sia in Somalia come nella Sierra Tarahumara: “ci sono molte famiglie
distrutte, prive del necessario per vivere: mancanza di cibo, di assistenza sanitaria,
di medicine, di educazione; a molti - ha concluso - manca la pace e perfino la serenità
per poter affrontare tutti i problemi che vive il nostro mondo”. (G.A.)