Inghilterra. I vescovi sulle possibili modifiche alla definizione di matrimonio
L’imminente consultazione del governo britannico sulla modifica della definizione
di matrimonio è di “grande preoccupazione per molte persone nella nostra società e
incoraggiamo i cattolici a partecipare alla consultazione e a far conoscere le loro
obiezioni”. Così l’arcivescovo cattolico Peter Smith si esprime in un comunicato diffuso
dalla Conferenza episcopale inglese, riportato dall’agenzia Sir. A nome della Chiesa
cattolica presente nel Paese, il presule dà sostegno alla formazione della “Coalizione
per il matrimonio”, un movimento popolare che promuove la campagna affinché “la definizione
corrente del matrimonio rimanga nel diritto inglese”. “Un cambiamento - avverte l’arcivescovo
Smith - non è necessario perché il Civil Partnerships Act prevede già i diritti civili
delle coppie dello stesso sesso. Né un cambiamento è auspicabile – prosegue - perché
cambierebbe radicalmente lo scopo legale del matrimonio, eliminando qualsiasi riferimento
alla procreazione ed educazione dei figli. Il matrimonio è un’istituzione sociale
fondamentale e né lo Stato né la Chiesa - aggiunge - hanno il diritto di ridefinire
il significato. Insieme con la Chiesa d‘Inghilterra e la nuova “Coalizione per il
matrimonio”, incoraggeremo - conclude - le persone a firmare la petizione esprimendo
la loro opposizione ad un cambiamento nella legge sul matrimonio”. La Gran Bretagna
ha previsto le unioni civili fra persone dello stesso sesso, ma non il matrimonio
vero e proprio. (G.A.)