Il Papa all'udienza generale: Quaresima, tempo per ritrovare nuovo coraggio di fronte
alle prove della vita
All’udienza generale, nel Mercoledì delle Ceneri, Benedetto XVI ha evocato l’immagine
di una Chiesa “in cammino nel ‘deserto’ del mondo e della storia”, sollecitando i
credenti in tempo di Quaresima a ritrovare “nuovo coraggio” per affrontare le prove
della vita. La Quaresima - ha sottolineato il Papa - "è il tempo delle decisioni mature".
Il servizio di Roberta Gisotti.
Quaresima
tempo di cambiamento, pentimento, conversione per incontrare Cristo alla fine dei
secoli, “per imparare ad imitare Gesù, che nei quaranta giorni trascorsi nel deserto
insegnò a vincere la tentazione con la Parola di Dio”, contrapponendo il messianismo
dell’amore e del dono totale di sé sulla Croce al messianismo del potere e del successo.
Così anche la Chiesa – ha osservato il Papa - si trova “in cammino nel ‘deserto’ del
mondo e della storia”. Deserto dove i credenti hanno “l’opportunità di fare una profonda
esperienza di Dio che rende forte lo spirito, conferma la fede, nutre la speranza,
anima la carità”. Ma “il deserto è anche l’aspetto negativo della realtà che ci circonda”,
ha sottolineato Benedetto XVI:
“L’aridità, la povertà di parole di vita
e di valori, il secolarismo e la cultura materialista, che rinchiudono la persona
nell’orizzonte mondano dell’esistere sottraendolo ad ogni riferimento alla trascendenza.
E’ questo anche l’ambiente in cui il cielo sopra di noi è oscuro, perché coperto dalle
nubi dell’egoismo, dell’incomprensione e dell’inganno”.
Questo non impedisce
alla Chiesa di oggi – ha rassicurato il Papa – di trasformare “il tempo del deserto”
“in tempo di grazia”, nella “certezza che anche dalla roccia più dura Dio può far
scaturire l’acqua viva che disseta e ristora”:
“Cari fratelli e sorelle,
in questi quaranta giorni che ci condurranno alla Pasqua di Risurrezione possiamo
ritrovare nuovo coraggio per accettare con pazienza e con fede ogni situazione di
difficoltà, di afflizione e di prova, nella consapevolezza che dalle tenebre il Signore
farà sorgere il giorno nuovo”.
Nei saluti finali, un indirizzo particolare
Benedetto XVI ha rivolto all’Ordinariato personale di nostra Signora di Walsingham,
costituito da ex anglicani entrati nella Chiesa cattolica, in occasione del primo
pellegrinaggio alla sede di Pietro. Tra i fedeli presenti nella Basilica vaticana,
le Ancelle del Sacro Cuore di Gesù riunite per il Capitolo generale e i Diaconi di
Milano: costruite sempre la vostra vita – li ha incoraggiati il Papa – “secondo la
logica del Vangelo”, del “non conformismo cristiano”. Un saluto affettuoso è andato
poi ai rappresentanti della Lega italiana contro i tumori e alla delegazione dei Mondiali
Juniores di Sci, che si svolgeranno dal 29 febbraio al 9 marzo a Roccaraso e Rivisondoli
in Abruzzo: la delegazione ha consegnato al Papa una medaglia d'oro speciale creata
appositamente per il Pontefice. Una raccomandazione infine ai legali dell’Avvocatura
italiana perché svolgano il loro lavoro “seguendo sempre i criteri di amore alla giustizia
e di servizio al bene comune".