2012-02-22 15:28:41

155 anni fa nasceva Heinrich Rudolf Hertz, lo scienziato che scoprì le onde radio


“Non c'è nessun tipo di utilizzo”. “Abbiamo queste misteriose onde elettromagnetiche che non possiamo vedere ad occhio nudo, ma che ci sono”. Niente di più che una teoria scientifica dimostrata, insomma: era questo che il prof. Heinrich Rudolf Hertz – di famiglia ebrea convertita al cristianesimo – rispondeva ai suoi studenti quando, impressionati dagli esperimenti di quel giovane e brillante docente, gli domandavano in che modo si potessero utilizzare quelle “nuove” onde elettromagnetiche. “È solo un esperimento che dimostra che Maxwell aveva ragione”, replicava pacato Hertz, riferendosi alla nuova teoria elettromagnetica che James Clerk Maxwell aveva formulato nel 1884. Ma quello che Hertz ha scoperto pochi anni dopo, con i suoi “oscillatori”, in un angolo dell’aula di Fisica – dove appena 28.enne insegna all'Istituto tecnico Karlsruhe di Berlino – è la scintilla da cui sta per scoccare la rivoluzione mediatica del Novecento. A Berlino, Hertz trova le apparecchiature per chiarire ed espandere gli studi di Maxwell ai quali da tempo si dedicava, provocando in circuiti elettrici semplici (gli oscillatori di Hertz, appunto) delle scariche oscillanti di altissima frequenza, riuscendo poi a captarle con circuiti risonanti rivelatori. I suoi esperimenti arrivano a sondare tutti gli aspetti delle onde elettromagnetiche: riflessione, rifrazione, polarizzazione, interferenza e velocità. Il ventaglio completo di un genio che essendo anche un uomo riservato e non roso dall’ambizione, si limita ad archiviare i propri risultati come mere prove speculative, senza finalità pratiche. Un abbaglio involontario ma enorme, perché quelle onde invisibili, che oggi portano il suo nome, daranno “vita” al telegrafo senza fili, alla radio, alla tv, al radar, alla telefonia cellulare. Hertz, di salute malferma, muore a nemmeno 37 anni, il 1 gennaio 1894. L’8 dicembre 1895, lo sparo da dietro la collina di Villa Griffone cambia la storia del mondo moderno: Guglielmo Marconi ha effettuato la prima trasmissione senza fili. Le onde invisibili di Hertz hanno tenuto a battesimo la radio. (A cura di Alessandro De Carolis)







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