2012-02-21 14:19:53

Consiglio d’Europa: in Italia più impegno contro la discriminazione


“Nonostante qualche progresso, è ancora necessario un maggiore impegno per combattere l’istigazione all’odio e proteggere Rom e immigrati dalla violenza e dalla discriminazione”. Si apre così il rapporto dell’Ecri (Commissione europea contro il razzismo e l’intolleranza del Consiglio d’Europa) sull’Italia. Il presidente ad interim, François Sant’Angelo, scrive che l’Italia dispone ora di un’efficace normativa contro la discriminazione e la violenza razzista nello sport, ma che aumentano i discorsi razzisti in politica. Gli immigrati – spiega - sono sempre presentati come fonte di insicurezza e questo linguaggio discriminatorio influenza l’opinione pubblica. Anche se un certo numero di comuni e di regioni hanno adottato programmi a favore dell’inclusione sociale, i Rom continuano a subire discriminazione ed emarginazione. I campi nomadi, seppure autorizzati, sono relegati in aree lontane dai centri urbani. Mentre i campi abusivi, sono oggetto continuo di sgomberi forzati e demolizioni. La politica dei respingimenti, inaugurata nel maggio del 2009, che prevede di rimandare nel Paese di origine i battelli intercettati in mare aperto tra l’Italia e la Libia, ha privato un certo numero di persone della possibilità di fare valere il loro diritto d’asilo. Altri problemi sono stati riscontrati a seguito degli eventi del Nord Africa agli inizi del 2011. Non si possono non deplorare i respingimenti affrettati e le condizioni di accoglienza inadeguate. Persistono i pregiudizi contro i musulmani e l’antisemitismo, e si segnalano casi di discriminazione nei confronti dei gruppi vulnerabili nell’accesso agli alloggi dati in locazione da privati. L’Ecri ha previsto una procedura di valutazione intermedia entro due anni e formulato un certo numero di raccomandazioni tra cui la garanzia di protezione per tutti i Rom, soprattutto per chi subisce operazioni di sgombero, e il rispetto del principio del non respingimento. Il rapporto è stato elaborato sui dati raccolti durante la visita dell’Ecri in Italia nel novembre 2010 e tiene conto degli ultimi sviluppi fino a giugno 2011. (F.S.)

Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LVI no. 52







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