"Ritroviamo il gusto
delle relazioni, dell'amicizia, del sorriso. Ma non sciogliamo in un vuoto divertimento
il desiderio di profondità". Così don Giacomo Ruggeri, parroco di Fano e direttore
dell'Ufficio diocesano di Comunicazione, invita a vivere l'ultimo giorno di Carnevale.
Una veneziana 'doc' ci racconta cosa è diventato il carnevale della città lagunare,
"fatto di troppi turisti che lo hanno in un certo senso espropriato ai cittadini.
Una volta - racconta - tutti, dal panettiere in negozio alla signoria della merceria,
indossavano un abito per mascherarsi. Oggi si ha solo il gusto di travestirsi, che
è una cosa diversa. E anche i bambini a scuola lo sentono pochissimo". (di Antonella
Palermo)