Al via le cerimonie per il decimo anniversario della Beatificazione di Tommaso Maria
Fusco
Un esempio e una guida di santità per sacerdoti e il popolo di Dio: con queste parole,
Giovanni Paolo II beatificava, il 7 ottobre del 2001, Tommaso Maria Fusco, fondatore
della Congregazione delle Figlie della Carità del Preziosissimo Sangue. Dieci anni
dopo e per tutto il 2012, le religiose ricorderanno con numerosi eventi il loro fondatore,
che visse alla fine dell’800 dedicando la sua vita all’educazione e al mantenimento
dei bambini orfani. Isabella Piro ne ha parlato con suor Lionella Calderaro,
postulatrice della Causa di Beatificazione e di Canonizzazione di Tommaso Maria Fusco:
R. - Abbiamo
stilato un programma coordinato dalle responsabili dei diversi settori. A Pagani,
in provincia di Salerno, luogo di nascita del Fondatore, stiamo organizzando iniziative
culturali: mostre, canti sacri, convegni, incontri con i ragazzi, con i giovani, con
le famiglie, con gli ammalati, con interventi di esperti relatori; pellegrinaggi nei
luoghi del Beato; solenni celebrazioni in tutte le case della Congregazione. Festeggeremo
poi a Roma, nella Casa Generalizia, con la partecipazione di tutte le Suore provenienti
da diversi Paesi, il “Centenario” di approvazione dell’Istituto da parte del Papa
San Pio X, il 5 agosto 1912. Infine, il 7 ottobre 2012, ci sarà la solenne celebrazione
di chiusura.
D. – Qual è il carisma del Beato Tommaso Maria Fusco?
R.
- La Carità del Preziosissimo Sangue è la formula carismatica, coniata dal Fondatore.
Le Figlie della Carità del Preziosissimo Sangue sono chiamate a “ritrarre e riflettere
la più viva immagine di quella divina carità, di cui Gesù Crocifisso è segno, espressione,
misura e pegno”. Debbono saper vedere nel Sangue di Gesù non solo la prova dell’amore
più grande dello stesso Gesù, ma anche la manifestazione suprema dell’amore che il
Padre, unica sorgente della Carità divina, ha per tutti gli uomini.
D. - Il
Beato Tommaso diceva: “Il Sangue di Gesù è la manifestazione suprema dell’amore del
Padre”. Qual è l’attualità di questa frase?
R. - Il pensiero del Beato è in
sintonia con quello di San Giovanni: "Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio
unigenito" (Gv 3,16) e con quello di San Paolo: "Cristo ha amato la sua Chiesa e ha
dato se stesso per lei" (Ef 5,25). Sulla scia del Beato, noi, Figlie della Carità
del Preziosissimo Sangue, a imitazione della Vergine “Immacolata e Addolorata”, come
la indicava il nostro Fondatore, continuiamo a guardare il Crocifisso che muore in
atto di supremo amore ed a Lui ci rivolgiamo come perenne fonte dell’universale salvezza.
Gesù ha dato e continua a dare il suo Sangue a trionfo di sua misericordia e a manifestazione
dell’infinito suo amore per noi. Ecco l’attualità che stava nel cuore di Tommaso Maria
Fusco.
D. - La Congregazione delle Figlie della Carità del Preziosissimo Sangue
come porta avanti l’opera del suo fondatore? R. - La missione del Beato Tommaso
continua ancora oggi, attraverso le sue Figlie sparse in molte nazioni del mondo:
oltre che in Italia, negli Stati Uniti, in Brasile, in Nigeria, in India, nelle Filippine
e in Indonesia, chiamate ad essere testimoni della Carità “senza contare i passi”,
mettendosi cioè a servizio di Dio e dei fratelli con ogni generosità affrontando,
per amore, ogni sacrificio. D. - Qual è il vostro auspicio per questo anno 2012
così importante per voi?
R. – Innanzitutto, rilanciare il carisma: onorare
cioè con la vita la Carità del Padre che noi, animate dallo Spirito di amore, continuiamo
a vedere somma nell’effusione del Preziosissimo Sangue e, quindi, nella Santissima
Eucaristia, che a noi piace indicare come Sacramento della Carità del Preziosissimo
Sangue. Poi, vivere noi con maggiore impegno, impostando tutta la nostra vita a servizio
della Carità del Preziosissimo Sangue, perché – e questo è il terzo punto - possiamo
ottenere numerose e sante vocazioni e collaborare alla promozione integrale di quanti
frequentano i nostri Istituti e di tutti coloro con cui veniamo a contatto. Io esprimo
la più viva gratitudine al Signore che ha donato alla Chiesa e al mondo il Beato Tommaso
Fusco con il suo carisma, che è sempre attuale, ci auguriamo continui a dare un importante
contributo sul piano dell’evangelizzazione nelle nazioni, in cui le suore sono inviate,
anche per ottenere la canonizzazione del Fondatore: perché il carisma da Lui ricevuto
e a noi comunicato possa essere da tutti meglio conosciuto e vissuto.