Emergenza maltempo in Perù e Bolivia al confine con il Brasile
La piccola città d'Iñapari è allagata da diversi giorni. Questo distretto di Madre
de Dios (Perù), al confine con Brasile e Bolivia, ha sofferto per giorni a causa delle
forti piogge che si sono abbattute su questa zona. Dopo che il fiume Acre (Brasile)
e il fiume Yaverija (Bolivia) sono usciti dai loro argini, l'acqua ha finito per inondare
la piccola città, centro del distretto del Perù. Secondo le notizie raccolte dall’agenzia
Fides, il sindaco, Celso Curi, ha dichiarato che più di 200 case sono state colpite
e la popolazione, compresi i 250 migranti haitiani, si è spostata verso le zone più
alte del luogo. L'emergenza è scattata già dal 17 febbraio, quando i fiumi citati
hanno cominciato ad aumentare il loro volume. Le case sono state inondate dal fango
e da tutto quello che portavano le acque dei fiumi, come spazzatura e tronchi di alberi.
Il sindaco ha dichiarato che l'acqua ha raggiunto i 30 cm in tutte le case e i luoghi
pubblici, come ad esempio il Comune e la chiesa. Tuttavia ciò che preoccupa è che
le piogge non si fermano, e i fiumi Acre e Yaverija continuano a crescere. Il sindaco
ha chiesto l'aiuto della Protezione Civile. Allarme frane e fiumi in piena anche in
Bolivia, dove 6.585 famiglie sono state sfollate negli ultimi due mesi e dove sono
stati registrati finora 7 morti. Le regioni più danneggiate sono quelle di Oruro,
La Paz, Potosí e Chuquisaca. Inoltre, secondo fonti ufficiali, da ottobre un’ondata
di dengue ha causato 16 morti nel Paese. Le piogge hanno fatto registrare 4 morti
a La Paz e 3 nella regione orientale di Santa Cruz, mentre secondo il Ministero della
Sanità, a Cochabamba la dengue ha causato 6 vittime, come pure a Santa Cruz e altre
4 a Beni. Le famiglie che hanno subito maggiori danni a causa delle piogge sono 1.578
ad Oruro, 1.539 a La Paz, 1.461 a Potosí e 1.000 a Chuquisaca. La cattiva stagione,
come tutti gli anni, ha favorito una epidemia di dengue, soprattutto nella parte orientale
della Bolivia, con massima allerta a Santa Cruz e Beni. Su 1.600 contagi, oltre la
metà sono nella regione di Santa Cruz, al confine con Brasile e Paraguay. Gli anni
in cui si sono registrati più morti a causa di questa pandemia in Bolivia sono stati
il 2011, con 47, e il 2009, con 22. (R.P.)