Bankitalia: il 2012 anno di recessione. Ritorno alla crescita nel 2013
“Il 2012 sarà un anno di recessione”, con il Pil in calo dell'1,5%, "ma bisogna guardare
avanti" perché il ritorno alla crescita è possibile nel 2013. Questo è il quadro economico
dipinto dal governatore di Bankitalia Ignazio Visco che, a Parma dove è in corso il
Forex, chiede ai banchieri di non accentuare la stretta al credito. Il servizio di
Debora Donnini:
Ancora
brutte notizie sul piano economico: il 2012 sarà un anno di recessione con il Pil
in calo dell’1,5%, anche se una schiarita dovrebbe arrivare nel secondo semestre dell’anno
e un ritorno alla crescita nel 2013, periodo in cui le 3 tre manovre disposte fra
luglio e dicembre dello scorso anno dovrebbero portare ad un avanzo primario dell’ordine
del 5% del Pil. Il governatore di Bankitalia Visco chiede dunque alle banche di non
asfissiare le imprese: devono sì essere prudenti, ma devono anche fare in modo che
"l'economia non entri in asfissia creditizia, deperendo e trascinando con sé le prospettive
del sistema bancario". A dicembre, infatti, i prestiti alle imprese si sono contratti
di 20 miliardi e hanno subito cali, seppure in misura minore, anche i finanziamenti
alle famiglie. Dal governatore di Bankitalia arriva la rassicurazione che la Banca
centrale europea e le banche dell’eurosistema continueranno a sostenere la liquidità
ma "le politiche nazionali devono essere "orientate a stabilità e crescita". L’analisi
di Visco non dimentica la questione dei titoli di stato che soffrono meno ma restano
nel mirino. Quindi il discorso si sposta sulle agenzie di rating che “non sempre,
afferma, sono state in grado di svolgere adeguatamente la valutazione dei rischi sovrani".