2012-02-17 08:41:06

Congo: dispersa marcia dei cristiani a Kinshasa nel 20.mo della repressione del '92


Alimenta critiche la repressione da parte delle forze dell’ordine della marcia dei cattolici prevista ieri a Kinshasa ma dispersa in più punti della città con gas lacrimogeni mentre tre sacerdoti e due religiose sono stati arrestati. L’organizzazione locale di difesa dei diritti umani ‘Voix des sans voix’ (Vsv) - riferisce l'agenzia Misna - ha denunciato con “fermezza il mancato rispetto da parte delle autorità della Costituzione e della giustizia internazionale che sanciscono il rispetto delle manifestazioni pubbliche”. In un comunicato ‘Vsv’ riferisce di “un imponente dispositivo di militari e agenti di polizia che hanno disperso con eccessiva brutalità cortei di manifestanti pacifici” e “sequestrato per ore fedeli riuniti nella chiesa di Saint Joseph” nel quartiere di Matonge, nel comune di Kalumu, punto di arrivo previsto della manifestazione. Secondo la stessa fonte, nella parrocchia sono stati arrestati padre Placide Okalema, Bernard Mubayi e Léon Matiti assieme a due religiose non meglio identificate. L’emittente locale ‘Radio Okapi’ riferisce invece che le persone bloccate nella chiesa di Saint Joseph sono tornate libere solo dopo l’intervento dei Caschi blu della locale missione Onu. Disordini si sono anche verificati alla parrocchia Saint Gabriel di Kalumu e in quella di Saint Raphael nel comune di Limete. Alle denunce di diverse organizzazioni locali e alle critiche degli organizzatori della marcia – il Consiglio dell’apostolato dei laici cattolici congolesi (Calcc) – il commissario generale di polizia di Kinshasa, Charles Bisengimana, ha risposto che gli agenti avevano “l’obbligo di impedire la marcia poiché vietata dalle autorità locali”. Il commissario ha respinto le accuse di un intervento “troppo violento” e precisato che i gas lacrimogeni sono stati utilizzati “solo per disperdere militanti dell’Unione per la democrazia e il progresso sociale (Udps, opposizione) che tentavano di raggiungere il corteo”. Commemorazioni del XX anniversario della repressione di una marcia cristiana risalente al 16 febbraio 1992 si sono invece svolte senza difficoltà a Mbuji-Mayi, capoluogo della provincia caposaldo dell’Udps. La marcia dispersa a Kinshasa coincideva con l’apertura della prima sessione del nuovo parlamento dopo le legislative del 28 novembre. L’ordine del giorno della seduta era la formazione dei vertici istituzionali provvisori dell’assemblea. In segno di protesta per i risultati delle elezioni generali, hanno boicottato la seduta i deputati dell’Udps dello storico oppositore Etienne Tshisekedi, sconfitto alle presidenziali da Joseph Kabila, ma anche quelli dell’Unione per la nazione congolese (Unc) di Vital Kamerhe. Inoltre è tuttora interrotto il segnale di trasmissione di cinque emittenti radiotelevisive private: Elikya, Canal Kin, Canal Congo, Canal Futur e Radio Lisanga. “Deploriamo il perdurare della politica di imbavagliamento della stampa con provvedimenti abusivi che mirano a confortare il regime del pensiero unico” hanno sottolineato gli attivisti di ‘Voix des sans voix’. (R.P.)







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