2012-02-17 13:19:29

Codice rosso per gli ospedali romani


RealAudioMP3 Bufera malasanità sugli ospedali romani. Dopo le denunce di alcuni quotidiani capitolini sulle inefficienze dei pronto soccorsi, la procura di Roma ha aperto un’inchiesta per far luce sulla mancanza di posti letto, sulle ore di attesa di pazienti anche gravi, sulle cure mediche praticate in terra tra sporcizia e indifferenza generale. Emblematica la vicenda di un collega di questa emittente, Alessandro Guarasci:”Mia madre di 79 anni, malata di tumore alle vie biliari, è stata portata al pronto soccorso dell’Ospedale Sant’Andrea il 31 gennaio. Aveva febbre, non si muoveva sulle sue gambe, era semi incosciente. Dapprima volevano darle un codice verde, poi dopo le rimostranze di mio padre le è stato assegnato un codice giallo. Notizie sulle sue condizioni sono state date a me a mio padre solo dopo sette ore di attesa, a mezzanotte e mezzo”.
“Nei giorni successivi- racconta Guarasci- il pronto soccorso era affollatissimo, i pazienti ricoverati erano anche una trentina, ammassati lungo i corridoi e in uno stanzone, con uno spazio tra un letto e l’altro non era superiore ai 60 centimetri. Domenica mattina 5 febbraio, per circa un’ora, ho contato un solo infermiere per 18 pazienti. Tra l’altro mia madre, al pronto soccorso ha subito una procedura operatoria per via endoscopica in anestesia generale. E’ rimasta lì fino alla sera di domenica 5, quando, dopo mie ripetute richieste, è stata trasferita a Chirurgia 3, anche se per la sua patologia sarebbe stato più indicato Gastroenterologia dove era stata più volte ricoverata nei quattro anni precedenti”.
Giovedi 9- conclude il giornalista della Radio Vaticana- mia madre purtroppo è deceduta, alle 16, senza che nessuno in mattinata ci abbia avvisato del precipitare della situazione”. Una storia di cattiva gestione del comparto sanitario laziale che aspetta giustizia(di Federico Piana)









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