Sud Sudan: bambini abbandonati a causa degli scontri tra etnie
In Sud Sudan aumenta il numero di bambini abbandonati a causa dei recenti scontri
scoppiati tra le comunità etniche dei Lou Nuer e dei Murle a Likuangole, nella regione
di Jonglei. L’agenzia Fides ricorda che fino ad ora si contrano oltre 2 mila morti,
250 mila sfollati mentre 170 mila persone hanno visto bruciare le loro case. Si tratta
prevalentemente di donne e bambini. Ovunque – si legge in una dichiarazione del direttore
del piano di emergenza internazionale attuato sul terreno – si vedono bambini che
piangono soli per le strade: ogni giorno si possono notare madri in difficoltà e piccoli
orfani abbandonati o separati dalle rispettive famiglie. Quando si realizza uno spostamento
di massa di popolazione capita spesso che i bambini perdano il contatto con i genitori.
Inoltre manca acqua e cibo, ci sono 40° all’ombra e le abitazioni sono completamente
bruciate. A Likuangole, uno dei villaggi più colpiti, non c’è acqua potabile e l’elettricità
è limitata a tre ore al giorno. Dallo scorso mese di dicembre gli abusi tra le etnie
si sono radicalizzati con furti di bestiame e incendi dei campi e delle case lasciando
la popolazione totalmente indifesa. (E.B.)