Messico: l’arcidiocesi prepara i laici ad un “voto di coscienza” per le presidenziali
A meno di 50 giorni dall’avvio della campagna elettorale per le elezioni presidenziali,
l'arcidiocesi di Mexico ha invitato i cattolici e le persone di buona volontà ad esercitare
il diritto di voto in conformità con i dettami della propria coscienza. In una dichiarazione
firmata dall'arcivescovo di Mexico, il cardinale Norberto Rivera Carrera, e dai suoi
vescovi ausiliari, l'arcidiocesi invita i fedeli a partecipare alla costruzione del
bene comune nella società. “Ci riferiamo alla responsabilità dei fedeli laici di partecipare
alla costruzione della vita democratica del Paese con il voto nelle elezioni di luglio
2012” è scritto nel testo. Il comunicato, ripreso dall’agenzia Fides, spiega: “il
voto dovrebbe assumere una responsabilità morale, cioè, deve essere coerente con i
dettami della coscienza e della fede, che non possono essere separati dalle scelte
politiche, dal momento che la politica può contraddire la giustizia e la verità”.
Citando il Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa, il cardinale Rivera Carrera
e i vescovi chiedono ai pastori di guidare i fedeli a discernere quelle proposte politiche
che, per le loro implicazioni religiose, morali e sociali, contraddicono gli insegnamenti
della Chiesa cattolica. Il testo specifica che il voto espresso in coscienza dovrebbe
tenere in considerazione almeno nove elementi, secondo i valori di un umanesimo autentico
che mette la persona e la dignità umana al centro del servizio dell'attività politica,
al di sopra degli interessi di partito o delle loro ideologie. Un altro aspetto da
considerare è l'educazione, intesa non solo come trasmissione del sapere, ma come
una formazione integrale che promuove i diversi valori della convivenza umana. Da
considerare anche la promozione della famiglia, tenendo presente che il matrimonio
è costituito tra un uomo e una donna, come la base della società umana e cristiana.
Allo stesso modo bisogna ricordare la lotta contro le ingiustizie sociali, drammaticamente
presente nelle abissali disuguaglianze sociali e nella povertà in cui vive oltre metà
della popolazione. Ciò significa creare posti di lavoro adeguatamente retribuiti,
programmi sociali liberi dal paternalismo e dal clientelismo, promuovere una cultura
del lavoro, della solidarietà, dell'impegno per la comunità e del risparmio. E' inoltre
necessario ricordare la lotta contro la corruzione, che deve iniziare con la fedina
penale pulita dei candidati, che è un impegno concreto dei partiti per combattere
e ripudiare la disonestà. In questo senso, l'arcidiocesi ha ribadito che la corruzione
è oggi il cancro che distrugge il paese e corrompe le giovani generazioni, che vedono
questo male come un qualcosa di naturale o necessario. Nell’esprimere il voto è necessario
anche tenere presente: la necessità di promuovere iniziative di sviluppo economico
del Paese, attraverso una serie di riforme costituzionali rimandate più volte dagli
interessi dei partiti; analizzare la lotta contro la criminalità organizzata. Per
quanto riguarda i valori del Vangelo, i cattolici “devono essere consci dell'impegno
dei candidati e dei loro partiti a rispettare i diritti, prima di tutto, il diritto
alla vita, dal momento del concepimento fino alla fine naturale" sottolinea il documento.
(R.P.)