Il Papa ai seminaristi romani: non conformarsi al potere di finanza e media che, pur
necessari, rischiano di opprimere l’uomo
Il cristiano è chiamato a non conformarsi, per essere libero. Non conformarsi al potere
di finanza e media che, pur necessari, rischiano di opprimere l’uomo. Così il Papa
ieri pomeriggio durante la Lectio Divina tenuta ai seminaristi del Pontificio Seminario
Romano Maggiore in occasione della Festa della Madonna della Fiducia. Al termine dell’incontro
Benedetto XVI si è fermato a cena con i seminaristi, quindi il rientro in Vaticano.
Il servizio di Paolo Ondarza:
C’è un non
conformismo del cristiano rispetto al mondo. Il Papa lo ha indicato ai “suoi seminaristi”,
come lui stesso affettuosamente li ha salutati, circa 190 futuri sacerdoti di 5 seminari
romani. Accolto da don Concetto Occhipinti, rettore del Seminario Romano Maggiore,
e dall'entusiasmo della comunità dell'istituto, Benedetto XVI si è inizialmente soffermato
in adorazione davanti al Tabernacolo. Quindi la lectio divina sul brano paolino della
Lettera ai Romani: l’invito dell’Apostolo delle Genti ad offrire il proprio corpo
come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio, a non conformarsi a questo mondo,
a lasciarsi trasformare per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a
lui gradito e perfetto.
Ma non conformarsi non vuol dire fuggire dal mondo:
è una via per essere veramente liberi. Il potere della finanza e quello dei media,
ha spiegato il Papa, ambedue necessari e utili a volte rischiano di dominare sull’uomo.
Il primo diventa non più uno strumento che favorisce l'umanità, ma che la opprime:
"Il
mondo della finanza non rappresenta più uno strumento per favorire il benessere, per
favorire la vita dell’uomo, ma diventa un potere che lo opprime, che deve essere quasi
adorato, mammona, la vera divinità falsa che domina il mondo. Contro questo conformismo
della sottomissione a questo potere, siamo non conformisti: non l’avere conta, ma
l’essere conta! Non sottomettiamoci a questo, usiamolo come mezzo, ma con la libertà
dei figli di Dio".
Allo stesso modo spesso l’informazione non fa realmente
luce e ciò che viene detto o scritto, diviene più importante della realtà stessa.
Il mondo virtuale rischia quindi di diventare più importante di quello reale. Il cristiano
si conforma per essere libero:
"Il non conformismo del cristiano ci redime,
ci restituisce alla verità. E preghiamo il Signore perché ci aiuti ad essere uomini
liberi in questo non conformismo che non è contro il mondo, ma è il vero amore del
mondo".
Oggi si parla tanto della Chiesa di Roma, su di essa si dicono
tante cose – ha notato il Papa:
"Anche oggi si parla molto della Chiesa
di Roma, di tante cose, speriamo che si parli anche della nostra fede, della fede
esemplare della Chiesa di Roma e preghiamo il Signore, perché possiamo fare così che
si parli non di tante cose, ma si parli della fede della Chiesa di Roma".
Quindi
Benedetto XVI ha ammonito: il cristianesimo non è solo spiritualizzazione, moralizzazione,
ma incarnazione. L’invito di Paolo ad offrire i propri corpi è invito ad essere un
tutt'uno con Dio:
"Dobbiamo essere realmente penetrati dalla realtà di Dio,
così che tutta la nostra vita – e non solo alcuni pensieri – siano liturgia, siano
adorazione".