Plenaria dei vescovi dell'Africa del sud su "Africae Munus" e Nuova evangelizzazione
L’attuazione dell'Esortazione apostolica post-sinodale “Africae Munus”, il prossimo
Sinodo speciale sulla Nuova Evangelizzazione e l’Anno della Fede, la recente entrata
in vigore in Sudafrica della nuova traduzione inglese del Messale Romano, la situazione
nel vicino Zimbabwe, in Sud Sudan e in Swaziland. Questi i temi principali affrontati
dalla recente Assemblea plenaria della Conferenza dell’Africa meridionale (Sacbc)
svoltasi dal 24 al 31 gennaio a Pretoria. In primo piano – come riporta un comunicato
pubblicato in questi giorni sul sito della Conferenza episcopale – vi è stato il secondo
Sinodo dei vescovi per l’Africa sul quale ha aperto i lavori il presidente della Sacbc,
mons. Buti Tlhagale, arcivescovo di Johannesburg. Nel suo intervento il presule ha
richiamato in particolare l’attenzione su 13 priorità indicate nella “Africae munus”
affinché la Chiesa possa continuare a plasmare le comunità del Continente secondo
i valori del Vangelo. Tra queste: la formazione delle coscienze; la difesa della famiglia
e della visione cattolica della vita; i giovani; il rispetto della Creazione; il buongoverno
e la trasparenza; l’educazione; la sanità; la sfida delle nuove tecnologie dell’informazione;
la promozione dei riti tradizionali africani di riconciliazione; l’inculturazione
del Vangelo; la promozione del ruolo della donna; la nuova evangelizzazione e la protezione
dei bambini. Alla relazione di apertura di mons. Tlhagale è seguito il rapporto del
segretario generale della Sacbc, padre Vincent Brennan, che ha parlato in particolare
delle nuove misure che i vescovi si apprestano ad adottare per proteggere meglio i
bambini dagli abusi sessuali, del Congresso panafricano dei laici previsto per il
prossimo mese di settembre a Yaoundé, e della nuova evangelizzazione che sarà al centro
del prossimo Sinodo speciale dei vescovi a Roma in autunno. E al Sinodo è stata dedicata
una mattinata di lavori in cui i presuli hanno potuto ascoltare un’ampia relazione
sui lineamenta e sulle proposte presentate dalla Sacbc. L’assemblea ha scelto come
delegati al Sinodo il card. Wilfrid Fox Napier e mons. William Slattery, arcivescovo
di Pretoria. Tra gli altri punti all’esame dei vescovi sudafricani vi sono stati la
recente introduzione in Sudafrica del nuovo Messale Romano in inglese; la situazione
delle vocazioni nel Paese; l’approvazione di un nuovo documento sulla catechesi; la
pastorale giovanile; la situazione finanziaria della Sacbc e il ruolo delle strutture
cattoliche nel sistema sanitario sudafricano. Ai lavori erano presenti anche due delegazioni
di vescovi dallo Zimbabwe e dal Sud Sudan, che hanno illustrato la difficile situazione
socio-politica in cui sono ripiombati i due Paesi, segnata dal riaccendersi delle
violenze. All’assemblea si è parlato anche della situazione nello Swaziland, alle
prese con una grave crisi economica, e dell’emergenza Aids in Botswana. (A cura
di Lisa Zengarini)