2012-02-14 14:08:40

Plenaria dei vescovi dell'Africa del sud su "Africae Munus" e Nuova evangelizzazione


L’attuazione dell'Esortazione apostolica post-sinodale “Africae Munus”, il prossimo Sinodo speciale sulla Nuova Evangelizzazione e l’Anno della Fede, la recente entrata in vigore in Sudafrica della nuova traduzione inglese del Messale Romano, la situazione nel vicino Zimbabwe, in Sud Sudan e in Swaziland. Questi i temi principali affrontati dalla recente Assemblea plenaria della Conferenza dell’Africa meridionale (Sacbc) svoltasi dal 24 al 31 gennaio a Pretoria. In primo piano – come riporta un comunicato pubblicato in questi giorni sul sito della Conferenza episcopale – vi è stato il secondo Sinodo dei vescovi per l’Africa sul quale ha aperto i lavori il presidente della Sacbc, mons. Buti Tlhagale, arcivescovo di Johannesburg. Nel suo intervento il presule ha richiamato in particolare l’attenzione su 13 priorità indicate nella “Africae munus” affinché la Chiesa possa continuare a plasmare le comunità del Continente secondo i valori del Vangelo. Tra queste: la formazione delle coscienze; la difesa della famiglia e della visione cattolica della vita; i giovani; il rispetto della Creazione; il buongoverno e la trasparenza; l’educazione; la sanità; la sfida delle nuove tecnologie dell’informazione; la promozione dei riti tradizionali africani di riconciliazione; l’inculturazione del Vangelo; la promozione del ruolo della donna; la nuova evangelizzazione e la protezione dei bambini. Alla relazione di apertura di mons. Tlhagale è seguito il rapporto del segretario generale della Sacbc, padre Vincent Brennan, che ha parlato in particolare delle nuove misure che i vescovi si apprestano ad adottare per proteggere meglio i bambini dagli abusi sessuali, del Congresso panafricano dei laici previsto per il prossimo mese di settembre a Yaoundé, e della nuova evangelizzazione che sarà al centro del prossimo Sinodo speciale dei vescovi a Roma in autunno. E al Sinodo è stata dedicata una mattinata di lavori in cui i presuli hanno potuto ascoltare un’ampia relazione sui lineamenta e sulle proposte presentate dalla Sacbc. L’assemblea ha scelto come delegati al Sinodo il card. Wilfrid Fox Napier e mons. William Slattery, arcivescovo di Pretoria. Tra gli altri punti all’esame dei vescovi sudafricani vi sono stati la recente introduzione in Sudafrica del nuovo Messale Romano in inglese; la situazione delle vocazioni nel Paese; l’approvazione di un nuovo documento sulla catechesi; la pastorale giovanile; la situazione finanziaria della Sacbc e il ruolo delle strutture cattoliche nel sistema sanitario sudafricano. Ai lavori erano presenti anche due delegazioni di vescovi dallo Zimbabwe e dal Sud Sudan, che hanno illustrato la difficile situazione socio-politica in cui sono ripiombati i due Paesi, segnata dal riaccendersi delle violenze. All’assemblea si è parlato anche della situazione nello Swaziland, alle prese con una grave crisi economica, e dell’emergenza Aids in Botswana. (A cura di Lisa Zengarini)







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