Grecia. Atene in fiamme mentre il Parlamento approva la misure anticrisi
Atene in fiamme per le proteste mentre il Parlamento ha votato, nella notte, le durissime
misure anticrisi che consentiranno al Paese ellenico di accedere al nuovo prestito
da 130 miliardi di euro concordato con L’UE, La Banca Centrale Europea e il Fondo
Monetario Internazionale. Condannate le violenze da tutti gli schieramenti politici.
Massimiliano Menichetti: Mai
fino ad ora Atene era stata devastata a tal punto dalle proteste. Nel giorno, difficile,
dell’approvazione delle misure economiche anticrisi chieste dalla Troika che di fatto
impongono sacrifici pesantissimi alla popolazione (si parla di 15mila tagli nel settore
pubblico), la capitale ellenica è stata incendiata dai gruppi violenti: palazzi, cinema,
bar, banche auto e fermate dell’autobus sono stati dati alle fiamme. Scontri corpo
a corpo si sono registrati ad Atene. Lanciate bombe artigianali, contro la polizia
che ha risposto con cariche e lacrimogeni, mentre migliaia di manifestanti hanno assediato
piazza Syntagma davanti il Parlamento che questa notte ha votato a favore della legge
che introduce le misure di austerità. 278 i parlamentari presenti, 199 i “si” al piano
concordato con l’Ue, il FMI e la BCE. 74 i “no”, “allontanati” i 40 parlamentari di
maggioranza che non si sono allineati. Presto dunque arriveranno nel Paese 130 miliardi
di euro, serviranno ad arginare il rischio di insolvenza e tenere ancorata la Grecia
all’Euro. Il premier Lucas Papademos e di fatto tutti i leader di partito hanno lanciato
appelli alla calma e condannato le violenze. Circa 40 gli arresti, 60 i feriti; ma
questa mattina Twitter mostra ancora colonne di fumo alzarsi da Atene. E sulla
situazione in Grecia Massimiliano Menichetti ha raggiunto telefonicamente ad
Atene Antonio Ferrari, editorialista del Corriere della Sera: