La Merkel: rischi gravissimi per l’Ue in caso di default di Atene
La crisi della Grecia porta al ribasso tutte le Borse europee, che ieri hanno chiuso
con vistosi ribassi, con Atene fanalino di coda a – 4.68%. Intanto, il governo ellenico
si spacca sul doloroso piano di austerity da 130 miliardi di euro che, dopo essere
stato approvato dall’esecutivo, ora passa all’esame del Parlamento. E non si placano
le proteste. Ieri nella capitale scontri tra manifestanti e polizia, mentre prosegue
lo sciopero generale. La cancelliera tedesca Merkel avverte: “Il default della Grecia
causerebbe rischi incontrollabili per tutta l’Europa”. E sulla manovra, Luca Collodi
ha intervistato mons. Nikolaos Foskolos, arcivescovo dei cattolici di Atene:
R. – Le nuove
misure toccano soprattutto la classe media, i più poveri, che sono chiamati a pagare
le tasse, mentre i più ricchi non sono toccati. E la gente è proprio desolata ed esasperata.
Qui, ad Atene, i negozi chiudono l’uno dopo l’altro…
D. – Questi sacrifici
potranno dare nuova linfa alla Grecia?
R. – Non sono tanto ottimista, perché
è tutto il meccanismo del governo greco che sta male. Qui si cerca di imporre un regime
al quale la Grecia non era abituata. Purtroppo, aggiungo, poiché la Grecia avrebbe
dovuto essere in regola già da parecchi anni. Inostri politici non ci hanno però detto
la verità e la gente, dopo anni di euforia, si vede costretta a tornare indietro di
quasi mezzo secolo.
D. – La comunità ortodossa, ma soprattutto la comunità
cattolica, che cosa fanno per stare accanto alla popolazione?
R. – C’è un grande
sforzo da parte della Chiesa ortodossa, la quale ha aperto molti centri mensa per
i poveri, perché il numero dei poveri aumenta di giorno in giorno. La Chiesa cattolica
continua a dare cibo a 500 adulti e ad oltre 80 fanciulli, ma le risorse diminuiscono
e non so come potremo continuare…
D. – Per tornare all’accordo trovato tra
i partiti, pensa che questa situazione possa salvare definitivamente la Grecia, oppure,
come sostengono alcuni analisti, il problema della Grecia è soltanto rinviato? R.
– Non risolve la situazione. C’è tutto il meccanismo dello Stato greco che dev’essere
rivisto. Mentre la Grecia fa parte dell’Unione Europea, la mentalità è un po’ diversa
da quella europea. (gf)