Sud Sudan: aggredito a Juba un giornalista di Radio Bakhita
Un giornalista dell’emittente radiofonica cattolica ‘Radio Bakhita’ è stato aggredito
da uomini della sicurezza a Juba, nella capitale del Sud Sudan, paese indipendente
dallo scorso luglio. “Stava lavorando, registrando i lavori nell’aula del Parlamento
dalla solita postazione che utilizziamo per questo genere di cose, quando sono arrivati
e gli hanno chiesto di lasciare la sala”, ha raccontato all’agenzia Misna padre José
Vieira da Silva, direttore dell’emittente all’indomani dell’aggressione. Mading Ngor,
questo il nome del reporter, ha cercato di spiegare cosa stava facendo ma in quattro
lo hanno aggredito. Questa è solo l’ultima in termini di tempo ai danni di un operatore
dell’informazione. Di “segnali preoccupanti” parla anche il Comitato per la protezione
dei giornalisti (Cpj) che denuncia “l’assenza di un chiaro meccanismo di censura o
controllo, che unita alla mancanza di una legge sui media consente alle forze di sicurezza
di fare arresti sommari”. La Misna riporta anche le parole di Nhial Bol, direttore
del ‘The Citizen’, principale quotidiano di Juba: "a volte basta che qualche ministro
sia incollerito da un articolo, perché decida di mandare una perquisizione, faccia
chiudere il giornale". (D. D.)