2012-02-09 15:08:51

Il cardinale George dal Papa: la Chiesa Usa a difesa di matrimonio, libertà di coscienza e migranti


Prosegue, in Vaticano, la visita “ad Limina” dei vescovi degli Stati Uniti d’America. Stamani, un nutrito gruppo di presuli è stato ricevuto in udienza da Benedetto XVI. A guidarlo, il cardinale arcivescovo di Chicago, Francis E. George, che in questa intervista di Alessandro Gisotti si sofferma sull’importante incontro e sulle sfide attuali per la Chiesa degli Stati Uniti: RealAudioMP3

R. – We talked about immigration…
Abbiamo parlato di immigrazione, della vita politica della nostra area, dove molti dei politici sono cattolici, ma questo non significa che siano favorevoli alla Chiesa. Abbiamo parlato della presenza ispanica e il modo in cui sta trasformando la Chiesa. Abbiamo parlato delle scuole, associate alle nostre parrocchie e di come, almeno a Chicago, stiano aumentando ed aiutando a preservare e trasmettere la fede. Abbiamo anche parlato della nuova evangelizzazione e di come stiamo cercando di incoraggiarla. Ci siamo poi soffermati sul matrimonio, delle sue difficoltà, di cui abbiamo discusso per diversi anni ed anche degli strumenti che stiamo utilizzando per rafforzare il matrimonio e per difenderlo in ambito legale.

D. – Poche settimane fa il Papa ha sottolineato il rischio della secolarizzazione nella società americana. Ieri, abbiamo avuto la legalizzazione delle unioni gay nello Stato di Washington e c'è poi la violazione della libertà di coscienza da parte dell'Amministrazione Obama...

R. – Washington State is very secolarized…
Lo Stato di Washington è una parte del Paese molto secolarizzata insieme all’Oregon, quindi in qualche modo rientra nella loro cultura questo modo di muoversi per quanto riguarda il matrimonio. Il problema a livello federale è che la presente Amministrazione sta violando i diritti di coscienza in modo tale che se non ti conformi a quello che la legge dice non ci saranno eccezioni. Prima di questo, per preservare la libertà religiosa, c’erano eccezioni in ambito religioso ed eccezioni di coscienza sull’aborto, sulla omosessualità, su tutti i problemi morali. Ma la presente Amministrazione ha rimosso queste eccezioni. Quindi, la Chiesa sta chiedendo alla gente di pregare, che è la cosa più importante, di convertirsi e fare quello che può, con i legislatori o con le Corti, così che queste regolamentazioni non siano rese effettive.
D. – L’immigrazione è un’altra importante questione oggi negli Stati Uniti. C’è molto lavoro da fare da parte della Chiesa cattolica su questo fronte...

R. – Well, it is and there’s no political will...
Sì e non c’è una volontà politica per fare dei cambiamenti. Negli Stati Uniti se sei fuorilegge, come chi è immigrato senza documenti, non hai nessun diritto, nemmeno i diritti umani. Noi diciamo che i diritti umani sono sempre gli stessi, qualsiasi cosa dica la legge civile e la Chiesa tenta di convincere la società che ognuno possiede dei diritti in quanto essere umano, a prescindere da quello che sostiene la legge. Noi stiamo anche facendo pressione il più possibile sul Congresso americano perché cerchi di varare una riforma dell’immigrazione. Senza successo finora, ma vedremo. (ap)








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