Grecia: accordo per salvare il Paese dalla bancarotta. La testimonianza da Atene di
mons. Foskolos
Il “governo greco ha tempo “entro l'Eurogruppo di mercoledì” per presentare le misure
con cui chiudere il gap fiscale di 325 milioni di euro. Lo ha sottolineato il portavoce
del commissario Ue agli affari economici e monetari, Olli Rehn, circa le misure di
austerity richieste ad Atene dalla troika europea. Sulle prospettive dell’accordo
raggiunto in Grecia – ma soprattutto sullo stato della popolazione messa a dura prova
dalle misure di austerità del governo di Atene – Luca Collodi ha chiesto un
commento a mons. Nikolaos Foskolos, arcivescovo cattolico di Atene:
R. – Le nuove
misure toccano soprattutto la classe media, i più poveri, che sono chiamati a pagare
le tasse, mentre i più ricchi non sono toccati. E la gente è proprio desolata ed esasperata.
Qui, ad Atene, i negozi chiudono l’uno dopo l’altro…
D. – Questi sacrifici
potranno dare nuova linfa alla Grecia?
R. – Non sono tanto ottimista, perché
è tutto il meccanismo del governo greco che sta male. Qui si cerca di imporre un regime
al quale la Grecia non era abituata. Purtroppo, aggiungo, poiché la Grecia avrebbe
dovuto essere in regola già da parecchi anni. Inostri politici non ci hanno però detto
la verità e la gente, dopo anni di euforia, si vede costretta a tornare indietro di
quasi mezzo secolo.
D. – La comunità ortodossa, ma soprattutto la comunità
cattolica, che cosa fanno per stare accanto alla popolazione?
R. – C’è un grande
sforzo da parte della Chiesa ortodossa, la quale ha aperto molti centri mensa per
i poveri, perché il numero dei poveri aumenta di giorno in giorno. La Chiesa cattolica
continua a dare cibo a 500 adulti e ad oltre 80 fanciulli, ma le risorse diminuiscono
e non so come potremo continuare…
D. – Per tornare all’accordo trovato tra
i partiti, pensa che questa situazione possa salvare definitivamente la Grecia, oppure,
come sostengono alcuni analisti, il problema della Grecia è soltanto rinviato?
R.
– Non risolve la situazione. C’è tutto il meccanismo dello Stato greco che dev’essere
rivisto. Mentre la Grecia fa parte dell’Unione Europea, la mentalità è un po’ diversa
da quella europea. (gf)