Congo: i missionari denunciano la crisi di legittimità delle istituzioni
Le istituzioni della Repubblica Democratica del Congo rischiano di trovarsi di fronte
a una crisi di legittimità a seguito delle controversie relative sia alle elezioni
presidenziali, vinte dal presidente uscente Kabila, sia a quelle legislative. È quanto
afferma una nota inviata all’agenzia Fides dalla “Rete Pace per il Congo”, promossa
dai missionari che operano nel Paese. Dopo che la Commissione elettorale nazionale
Indipendente (Ceni) ha pubblicato i risultati provvisori delle elezioni legislative
del 28 novembre, avvertono i missionari, sembra che “tutto si sta svolgendo come se
si trattasse di elezioni perfettamente normali e regolari, senza tener conto dei molti
errori, delle numerose irregolarità e dei molteplici brogli elettorali constatati,
sia a livello delle legislative che delle presidenziali, essendo entrambe state organizzate
nello stesso giorno e nelle stesse circostanze”. “Il popolo congolese – prosegue la
nota – è ben consapevole che un presidente della Repubblica manca di legittimità quando
i risultati pubblicati non corrispondono esattamente a quelli espressi nelle urne.
La stessa cosa vale anche per i deputati eletti in simili circostanze”. La Rete Pace
per il Congo osserva poi che “la crisi di legittimità, del tutto evidente per quanto
riguarda la maggioranza presidenziale, può intaccare anche l’opposizione”. In realtà,
concludono, “è difficile sapere chi ha vinto e chi ha perso le presidenziali”. La
Rete Pace per il Congo sottolinea che “probabilmente”, solo un nuovo conteggio dei
voti potrebbe risolvere la controversia e dare legittimità alle istituzioni. (A.G.)