Eurostat: un quarto dei minori nell'Unione Europea a rischio indigenza ed esclusione
Un quarto dei cittadini europei al di sotto dei 18 anni vive in condizioni di povertà
o alle soglie della povertà e dell’esclusione sociale. Lo conferma uno studio di Eurostat
diffuso oggi e basato su dati di fine 2010. Secondo tale ricerca, in quell’anno “115
milioni di persone, ossia il 23,4% della popolazione Ue, erano minacciate dalla povertà
o dall’esclusione”, misurate mediante alcuni rilevatori fra cui la privazione materiale,
la mancanza o la carenza di lavoro e di reddito in famiglia. In realtà - riferisce
l'agenzia Sir - la riduzione del rischio-povertà è uno degli obiettivi della strategia
Europa 2020 approvata dall’Ue e dai suoi Stati membri, ma i dati evidenziati mostrano
che non si sono compiuti reali passi avanti rispetto agli anni scorsi (rilevazione
dati 2008) e si può ritenere che gli influssi negativi della crisi economica abbiano
peggiorato la realtà dei fatti nel corso del 2011 e inizio 2012. In rapporto agli
standard di vita medi nazionali, le maggiori percentuali di popolazione esposte al
rischio-povertà figurano in Bulgaria (42%), Romania (41%), Lettonia (38%), Lituania
(33%), Ungheria (30%); per converso, le situazioni meno “preoccupanti” si verificano
in Svezia, Repubblica Ceca, Paesi Bassi, Austria, Finlandia, Lussemburgo. (R.P.)