È morto a Roma il gesuita padre Giacomo Martina, biografo di Pio IX
Si è spento ieri all’età di 88 anni, padre Giacomo Martina, nella residenza San Pietro
Canisio contigua alla casa generalizia della Compagnia di Gesù a Roma. La morte del
sacerdote è avvenuta proprio alla vigilia della memoria liturgica del Beato Pio IX,
figura alla quale aveva dedicato buona parte della sua vita di studioso, pubblicando
tra il 1974 e il 1990, in tre volumi, la più completa ricostruzione del suo Pontificato
mai scritta. Nato a Tripoli, padre Martina per oltre 30 anni ha insegnato alla Pontificia
Università Gregoriana dell’Urbe e collaborato con numerose riviste; la sua attività
di insigne storico lo ha portato a redigere numerosi studi sulla Compagnia di Gesù,
l’ordine fondato da Sant’Ignazio di Loyola di cui faceva parte, nonché l’ottima “Storia
della Compagnia di Gesù in Italia” uscita nel 2003, e un fortunato manuale in quattro
tomi intitolato “La Chiesa nell’età dell’assolutismo, del liberalismo, del totalitarismo.
Da Lutero ai nostri giorni”. L’Osservatore Romano pubblica un ricordo di padre Martina
di una sua studentessa, Grazia Loparco, che ne evidenzia in particolare la dedizione
allo studio, definendola la sua “eredità preziosa”, ma anche la disponibilità ad aiutare
gli studenti, la pazienza nell’ascolto dell’altro, chiunque esso sia, la carità intellettuale
vissuta con naturalezza e la cultura messa a servizio delle persone. “Non restava
in cattedra, sapeva condividere cose importanti imparate dalla vita”, sottolinea ancora
Loparco rammentando la naturale avversione che il sacerdote aveva per i computer:
“Bisognava averlo in testa”, soleva dire. “Aveva un modo tutto suo di insegnare la
storia della Chiesa, di scrivere con lealtà e senza remore – ha concluso – ha sempre
invitato i suoi allievi a essere presenti in spazi culturali ampi, a non chiudersi
in un ghetto, ma a confrontarsi, a lasciarsi interrogare, a mettersi in discussione”.
(R.B.)
Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LVI
no. 38