Russia, in piazza contro Putin. Lo zar Vladimir perde il controllo totale?
Aldo Ferrari, Università Ca’ Foscari di Venezia, Istituto di politica internazionale
(Ispi) di Milano Le manifestazioni
anti-Putin sono un evento nuovo e molto importante per le dinamiche politiche russe.
Nei vent'anni post-sovietici in Russia non c'erano stato nessun movimento di reale
opposizione al potere, soprattutto nel decennio di Putin, pur segnato da successi
economici e da un rafforzamento dell'immagine internazionale del Paese. Gli
analisti concordano sul fatto che Putin sarà rieletto presidente ma non potrà non
tener conto delle manifestazioni di protesta. Dovrà mutare strategia o usare misure
energiche per fronteggiare un'opposizione crescente. Si prospettano quindi grandi
mutamenti. L'attuale premier Putin mantiene un solido controllo su gran parte della
popolazione ma non è un controllo totale come si credeva fino a qualche tempo fa e
questo apre uno scenario nuovo. La dirigenza russa dovrà abituarsi a meritare il consenso
politico anziché godere di una sorta di rendita. L'economia russa si basa in gran
parte sull'esportazione di gas e petrolio e dunque è da escludersi che l'attuale riduzione
momentanea delle forniture verso l'Europa derivi dalla volontà di utilizzare la leva
energetica a fini politici. Sarebbe una mossa controproducente.