Messico: i tarahumara suicidi per disperazione per la mancanza di cibo
I morti a causa della fame registrati tra la popolazione tarahumara, che risiede nell'attuale
territorio messicano del Chihuahua e in altre località del Paese, dove sopravvivono
28 milioni di messicani che non sono in grado di nutrirsi in maniera adeguata, sono
dovuti alle calamità meteorologiche, alla siccità o alle gelate. Secondo i dati dell’Istituto
Nazionale di Statistica e Geografia (Inegi), 58.5 milioni di messicani soffrono di
povertà estrema. In particolare si tratta di “povertà alimentare”, cioè non hanno
da mangiare. Il Consejo Nacional de Evaluación de la Política de Desarrollo (Coneval)
ha dichiarato un aumento di 12.5 milioni di poveri negli ultimi sei anni. I programmi
sociali non partono quando c’è effettivamente bisogno ma solo in tempi di elezioni.
Attualmente nella Sierra Tarahumara, sono stati registrati quasi un centinaio di suicidi
per la disperazione causata dalla mancanza di cibo. Abbondano statistiche, documenti,
reportage sulla situazione di carestia nella quale vivono milioni di messicani nella
Tarahumara e in altre zone povere. Mancano però iniziative e attività per arrivare
alla radice del problema ed affrontarlo portando soluzioni. Molte famiglie saltano
uno o più pasti al giorno. I bambini vanno a scuola con solo un té nello stomaco e
con una tortilla spalmata di fagioli. Sia all’interno che fuori del Paese aumentano
le richieste di donazioni da parte delle organizzazioni civili e della Chiesa cattolica
per portare cibo agli indigeni Chihuahua. (R.P.)