2012-02-06 15:06:26

Aumentano i cattolici ad Hong Kong. Il vicario generale: portiamo lo spirito del Vangelo nella società


Un segno dell’attenzione riservata dal Papa alla Cina. Commenta così il vicario generale di Hong Kong, mons. Dominic Chan, la recente notizia dell’elevazione al cardinalato del vescovo di Hong Kong, John Tong. Al microfono della collega della redazione inglese della Radio Vaticana, Emer McCarthy, mons. Chan descrive la fioritura conosciuta dalla Chiesa di Hong Kong e i suoi rapporti con la Cina continentale:

R. – Last year, adult baptised were between 300 and 500 …
L’anno scorso, gli adulti battezzati sono stati tra i 300 e i 500. Comprendendo anche i bambini, sono state battezzate oltre seimila persone. Otto anni fa, la Chiesa in Hong Kong ha lanciato un programma pastorale che prevedeva un maggiore impegno nell’evangelizzazione e questo ha incoraggiato tutti i fedeli di Hong Kong a fare di più per portare la fede ad altre persone, per condividerla con gli altri. L’anno scorso abbiamo avuto i primi risultati. Ad esempio, una trentina di anni fa un sacerdote aveva in cura pastorale circa 800 cattolici: oggi, un sacerdote ha circa duemila parrocchiani.

D. – Qual è, secondo lei, la sfida maggiore che si trova ad affrontare la Chiesa in Hong Kong?

R. – I think, in 1997 there has been the unification and Hong Kong …
Nel 1997, c’è stata la riunificazione e Hong Kong è tornata alla Cina. La società ha vissuto una serie di contraddizioni. Uno dei compiti importanti della Chiesa, allora, è quello di essere portatrice di pace: c’è necessità di maggiore solidarietà tra di noi. Dall’altro lato, quest’anno eleggeremo il nuovo capo dell’esecutivo. Noi vogliamo portare la dottrina della Chiesa nella società di Hong Kong. Per far questo, è necessaria una profonda riflessione tra di noi. Inoltre, dobbiamo trovare il modo di influire sulla società di Hong Kong affinché diventi più giusta e più umana. Ecco: dobbiamo compiere molte riflessioni e favorire una profonda formazione. Poi, ci sono le vocazioni: non ne abbiamo molte locali e l’età media dei sacerdoti di Hong Kong è di 66 anni. Anche questo è per noi motivo di difficoltà: riceviamo molti missionari da tutto il mondo – dall’Asia, dall’Indonesia, dall’India… – ma abbiamo bisogno di vocazioni locali.

D. – Per la Chiesa di Hong Kong questo è anche un periodo di festa: infatti, Benedetto XVI ha conferito il cardinalato al vescovo della vostra diocesi …

R. – We are so happy for this honour for John cardinal Tong himself …
Siamo molto felici per l’onore riservato al cardinale Tong, ma è anche un grande onore per la Chiesa in Cina, di tutta la Cina. Il cardinale Tong è cinese e negli ultimi 30 anni ha fatto molte cose buone per la Cina intera. Credo che questo sia il segno che il Santo Padre e la Santa Sede hanno molto a cuore la Chiesa in Cina. Si può dire che Hong Kong sia la maggiore diocesi cinese nel mondo: non solo per numero di fedeli, ma anche per la sua capacità organizzativa e comunicativa. Quindi, noi sentiamo che l’onore è stato riservato non solo al cardinale Tong, ma alla Chiesa che è in Hong Kong. E tutta la Chiesa di Hong Kong è veramente felice. Sentiamo ancora più forte l’impegno della missione tra di noi: dobbiamo fare di più per comunicare con la Cina continentale e per portare lo spirito del Vangelo nella società. (gf)







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