Australia: al via i preparativi per il Congresso nazionale dei media cattolici
“Comunicare il mondo. Messaggi senza tempo, nuovi media”: è questo il tema del Congresso
australiano dei mass media cattolici, che si terrà a Sydney dal 30 aprile al 1.mo
maggio. L’incontro, informa una nota, è organizzato dalla Conferenza episcopale australiana,
tramite la Commissione per le Comunicazioni sociali, e si pone l’obiettivo di “radunare
insieme mass media cattolici, cristiani, laici, persone che lavorano negli enti ecclesiali
e chiunque sia interessato a come comunicare il messaggio del Vangelo nella società
contemporanea. “Il Congresso – scrive mons. Peter Ingham, presidente della Commissione
episcopale per le Comunicazioni sociali – guarderà anche al fenomeno dei social network
e a come la Chiesa usi Facebook e Twitter per diffondere il messaggio di Cristo nel
mondo”. L’incontro è quindi aperto “ai professionisti dei mass media, agli educatori
ed al personale ecclesiastico, nella speranza di offrire loro uno sviluppo ed una
formazione professionale”. Ad aprire il convegno, sarà mons. Paul Tighe, segretario
del Pontificio Consiglio per le Comunicazioni sociali; le sessioni in programma tratteranno
temi specifici come l’e-conference, la pubblicazione di video sul web, le nuove tecnologie
per l’evangelizzazione, il rapporto tra l’etica ed i nuovi media. Previste anche due
celebrazioni eucaristiche, una in apertura ed una in chiusura del congresso. A fare
da filo rosso dell’evento sarà comunque il messaggio di Benedetto XVI per la Giornata
mondiale delle Comunicazioni sociali dello scorso anno, dedicato proprio al tema “Verità,
annuncio e autenticità di vita nell’era digitale”: in esso, il Papa scriveva che “le
nuove tecnologie non stanno cambiando solo il modo di comunicare, ma la comunicazione
in se stessa, per cui si può affermare che si è di fronte ad una vasta trasformazione
culturale. Con tale modo di diffondere informazioni e conoscenze, sta nascendo un
nuovo modo di apprendere e di pensare, con inedite opportunità di stabilire relazioni
e di costruire comunione”. (I.P.)