Rwanda: incontro ecumenico sulla pace e la sicurezza in Africa
“La pace e la sicurezza in Africa. La risposta ecumenica”: su questo tema si è tenuto,
dal 28 gennaio al 1.mo febbraio, a Kigali, in Rwanda, un Simposio ecumenico organizzato
dalla Conferenza delle Chiese di tutta l’Africa (Ceta) e dal Consiglio ecumenico delle
Chiese (Wcc), in particolare dalla Commissione delle Chiese per gli Affari Internazionali
(Ceai). Gli oltre 90 partecipanti all’evento, informa una nota del Wcc, hanno affrontato
la questione della riconciliazione in Nigeria, Sudan, Somalia, Zimbabwe, Costa d’Avorio
e Repubblica democratica del Congo. Le sessioni di lavoro si sono concentrate, nello
specifico, sulle violazioni dei diritti umani, i conflitti etnici e religiosi, i rapporti
tra uno Stato di diritto e una governance Democratica, la libertà religiosa, il proliferare
delle armi, la militarizzazione e le violenze di genere. “L’esperienza di africani
che sono costretti a vivere in situazioni di vulnerabilità – ha detto il presidente
della Ceta, l’arcivescovo anglicano Valentine Mokiwa – obbliga il movimento ecumenico
a proporre delle soluzioni che permettano alle popolazioni africane di celebrare e
vivere la pace, godendo della sicurezza e della dignità umana”. Dal suo canto, il
direttore della Ceai, Mathews George Chunakara, ha aggiunto: “I cambiamenti geopolitici
che stanno emergendo ed il nuovo ordine mondiale giustificano un altro modello in
materia di sicurezza. E tale modello deve affermare il principio cardine della sicurezza
umana, che garantirà i diritti e la dignità dell’uomo”. Infine, i partecipanti al
Simposio hanno dedicato una riflessione alla violenza etnica ed al genocidio che il
Rwanda ha conosciuto in passato. L’incontro di Kigali è il secondo di una serie di
simposi organizzati dal Ceai sin dal 2011. Il precedente convegno si era svolto in
Asia, mentre il prossimo avrà luogo in America Latina. (I.P.)