2012-02-04 13:22:41

I giovani al centro della 34.ma Giornata italiana per la Vita, promossa dalla Cei


"Giovani aperti alla vita". E’ questo è il tema della 34.ma Giornata della Vita che si celebra domani in tutta Italia. Centinaia gli eventi organizzati nel Paese, insieme o a fianco alle iniziative delle diocesi, per proporre alla comunità cristiana ed alla società civile una riflessione sul tema del diritto alla vita. Ce ne parla Davide Dionisi:RealAudioMP3

“La vera giovinezza risiede e fiorisce in chi non si chiude alla vita. Essa è testimoniata da chi non rifiuta il suo dono e da chi si dispone a esserne servitore e non padrone, in se stesso e negli altri”. Nell’apertura del messaggio del Consiglio episcopale permanente per la 34.ma Giornata nazionale per la vita c’è tutto il significato di questa giornata. Ma operare per un effettivo superamento delle cause che inducono all’aborto, in campo socio-sanitario e culturale, anche a livello nazionale e internazionale è sempre più difficile. Cosa significa, allora, essere oggi al servizio della vita? Lo abbiamo chiesto a Patrizia Lupo, responsabile del segretariato sociale per la vita, associazione cattolica che opera a Roma dal 1985:

R. – Significa essere totalmente disponibili alla vita, alla vita che non ha un momento per nascere o per morire: ogni momento è buono …

D. – Per molte donne, l’aborto da eccezione sta diventando la regola. Non pensa che la 194 venga troppe volte disattesa o mal interpretata dai medici?

R. – La 194, purtroppo, ha creato una mentalità ed una "cultura", un costume, una mentalità che ormai ha fortemente facilitato le cose, e così ha svilito la vita … Io lo definisco sempre una ferita profonda, un colpo purtroppo incassato e dimenticato nel cassetto, da parte della nostra società …

D. – Perché, secondo lei, le politiche per la vita ancora non vengono affiancate a quelle della famiglia? Quali sono le difficoltà?

R. – C’è una mancanza di impegno. Se andiamo a vedere le relazioni che ogni anno vengono presentate sull’andamento del fenomeno-aborto, non c’è mai una statistica in cui si parli dei motivi che spingono una donna, una coppia, ad abortire. Se conosco i motivi, è chiaro che poi devo in qualche modo intervenire ed ammettere che possa esserci un aborto: ma ci dimentichiamo che attraverso la 194 in questi anni sono stati praticati più di 5 milioni di aborti, senza parlare dell’aborto clandestino che, comunque, esiste ancora. (gf)







All the contents on this site are copyrighted ©.