2012-02-03 11:50:52

Manifestazion e contro la camorra a Scampia. Don Minervino: "La Chiesa presente tutto l'anno"


“A Scampia i sacerdoti sono da sempre impegnati in prima linea” e queste “iniziative servono a sottrarre da sotto i piedi della camorra, un cancro maligno, le forze vive dei giovani”. Lo ha detto il cardinale di Napoli, Crescenzio Sepe, in merito alla manifestazione di oggi pomeriggio contro la camorra nel quartiere napoletano. Alessandro Guarasci ha intervistato il decano di Scampia don Francesco Minervino. RealAudioMP3

R. – Tali manifestazioni riaccendono di nuovo i riflettori su un territorio. Penso che certamente l’attenzione sia delle forze dell’ordine che della magistratura non sono mai mancate su questo territorio ma la nostra preoccupazione di Chiesa è che l’immagine danneggia ulteriormente le forze di bene che ci sono, gli sforzi della Chiesa, delle realtà anche del mondo del volontariato su questo territorio. Ritorna un’immagine quasi stereotipata di questa Scampia “Bronx” d’Italia e questo veramente ci rattrista Bisogna dare voce prima di tutto alle forze sane del territorio perché la Chiesa è una realtà presente 365 giorni l’anno e poi non abbiamo orari di chiusura né imposti dai clan né tantomeno da certe norme.


D. – Lei vede segni concreti di rinascita a Scampia? Lei dice che c’è un luogo comune però nei fatti viene etichettata come una zona di forte disagio sociale e camorristico…

R. – Non è possibile che ci telefonino persone da Torino, dal nord, che hanno l’idea che qui non si esce più di casa, che siamo rintanati, che ci sono dei bunker... Non è così. Con queste modalità di intervento non aiutiamo neanche le forze a recuperare spazi di legalità.

D. – Come Chiesa attualmente come state lavorando sulla popolazione?

R. – Creiamo spazi che non siano soltanto serbatoi o luoghi dove in qualche maniera “parcheggiamo” le persone ma diventano luoghi di partecipazione. Le nostre realtà ecclesiali fanno anche altro, diventano centri sociali, diventano spazi di attenzione, di competenze che tante volte non ci dovrebbero riguardare.








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