2012-02-03 07:57:30

India: domenica di preghiera e digiuno per fermare la guerra nel Nagaland, nel nordest del Paese


Preghiera e digiuno per la pace: è l’iniziativa delle Chiese cristiane nel Nagaland, Stato dell’India nordorientale, dove imperversa una guerriglia che, in 30 anni, ha fatto oltre 20mila morti. Domenica prossima, 5 febbraio, come stabilito dal Consiglio delle Chiese del Nagaland, i credenti osserveranno un giorno speciale di digiuno e di preghiera per “pentirsi, espiare i propri peccati, chiedere a Dio il dono della pace”. In uno Stato che è a maggioranza cristiana, le Chiese invitano tutti i militanti e tutti i gruppi guerriglieri a deporre le armi e a unirsi alla preghiera “affinché Dio possa ascoltare, perdonare e guarire la nostra terra”, recita un appello inviato all’agenzia Fides. La nota - ripresa dall'agenzia Fides - chiede un cessate-il-fuoco ai combattenti e alle truppe governative, invocando una soluzione politica alle diverse questioni che toccano il popolo Naga. L’appello giunge una settimana dopo il fallimento dei colloqui di pace fra esponenti del governo e movimenti ribelli i quali, a loro volta, sono divisi e impegnati in una lotta fratricida. Il Nagaland è uno dei sette stati del Nordest dell'India, area del Paese molto instabile, attraversata da numerosi conflitti. Il termine “Naga” indica l’insieme delle tribù tibeto-birmane che abitano la regione. La ribellione armata nello Stato dura dal 1980: i ribelli accusano il governo indiano di sfruttare le risorse locali (minerali, tè, legname e petrolio) senza dare nulla in cambio alla popolazione e combattono per l’indipendenza dall’India. (R.P.)







All the contents on this site are copyrighted ©.