Angela Merkel in Cina: "L'Europa sulla strada della ripresa"
In corso a Pechino la visita del cancelliere tedesco, Angela Merkel. La leader ha
incontrato i vertici della Cina, dando un’immagine positiva dell’area euro, che, invece,
agli occhi del mondo sta attraversando una difficile crisi. “La moneta unica – ha
detto – ha reso più forte l’Europa, che ora è sulla strada di una completa ripresa
dopo la recente approvazione del patto di bilancio”. Quali gli intenti della missione
della Merkel nella Repubblica Popolare? Giancarlo La Vella lo ha chiesto a
Francesco Sisci, corrispondente a Pechino per il Sole 24 Ore:
R. – La Germania
vuole rafforzare la partnership economica e politica con la Cina, che è la potenza
emergente, ma soprattutto è il maggiore creditore del mondo e anche il Paese che possiede
circa il 40 per cento delle riserve valutarie mondiali. Quindi, ci vuole l’impegno
della Cina in soccorso delle difficoltà europee.
D. – La Merkel è andata a
Pechino anche con l’intento di dare un’immagine positiva dell’euro. Quanto è stata
credibile di fronte alle autorità della Repubblica Popolare?
R. – E’ stata
certamente molto credibile. Il problema è che ci sono difficoltà oggettive che la
Cina non riesce a spiegarsi: la mancanza di un’unità politica e di una centralità
di decisione, il fatto che ogni decisione deve essere contrastata, discussa, con i
vari Stati membri.
D. – Quale ritorno avrebbe Pechino nel caso di intervento
nella crisi europea?
R. – Pechino non vuole intervenire. Teme di dover investire
in bond di Paesi che poi crollano. Però l’Europa è un punto essenziale dell’ordine
economico mondiale. E’ questo è il dilemma in cui si trova la Cina: da una parte vorrebbe
poter non intervenire e dall’altra pensa che, forse, una qualche forma di intervento
è necessaria, proprio per evitare una seconda fiammata di crisi mondiale. (bf)