Mercoledi
1 febbraio 2012- Benedetto XVI nel suo incontro con il mondo della cultura,
durante il suo viaggio in Francia, il 12 settembre 2008: "Dio stesso
aveva piantato delle segnalazioni di percorso, anzi, aveva spianato una via, e il
compito consisteva nel trovarla e seguirla. Questa via era la sua Parola che, nei
libri delle Sacre Scritture, era aperta davanti agli uomini. La ricerca di Dio richiede
quindi per intrinseca esigenza una cultura della parola o, come si esprime Jean Leclercq
: nel monachesimo occidentale, escatologia e grammatica sono interiormente connesse
l’una con l’altra (cfr L’amour des lettres et le desir de Dieu, p.14). Il desiderio
di Dio, le désir de Dieu, include l’amour des lettres, l’amore per la parola, il penetrare
in tutte le sue dimensioni. Poiché nella Parola biblica Dio è in cammino verso di
noi e noi verso di Lui, bisogna imparare a penetrare nel segreto della lingua, a comprenderla
nella sua struttura e nel suo modo di esprimersi. Così, proprio a causa della ricerca
di Dio, diventano importanti le scienze profane che ci indicano le vie verso la lingua.
Poiché la ricerca di Dio esigeva la cultura della parola, fa parte del monastero la
biblioteca che indica le vie verso la parola. Per lo stesso motivo ne fa parte anche
la scuola, nella quale le vie vengono aperte concretamente. Benedetto chiama il monastero
una dominici servitii schola. Il monastero serve alla eruditio, alla formazione e
all’erudizione dell’uomo – una formazione con l’obbiettivo ultimo che l’uomo impari
a servire Dio. Ma questo comporta proprio anche la formazione della ragione, l’erudizione,
in base alla quale l’uomo impara a percepire, in mezzo alle parole, la Parola." Alla
ricerca di questa Parola e delle parole, ecco allora libri letti, prestati, libri
nascosti o dimenticati, libri perfino invisibili, quelli della libreria da poco aperta
in via di Forte Braccio a Roma, zona Pigneto. Libri invisibili, invisibili
per scelta o per destino, da oggi visibilissimi sugli ampi scaffali di questa nuova
libreria che in realtà è un vero e proprio ritrovo culturale:ci accompagna al suo
interno Marco Carsetti. Libri proibiti, all’Indice, ma anche grandi classici,
frammenti di libri che raccontano di altri libri, custodi di parole celebri come quelle
della Divina Commedia: “Galeotto fu il libro e chi lo scrisse”,dal V canto
dell’inferno… Fino ad arrivare al Libro Sacro, la Bibbia, contenitore di libri e custode
della parola di Dio. Libri fantasma infine,scovati da Simone Berni, cacciatore
di libri introvabili che svela i suoi segreti al microfono di Chiara Spoletini.