2012-02-01 13:31:28

Il premier somalo a Roma: la comunità internazionale può fare di più per la pace nel Paese


Il primo ministro della Somalia, Abdiweli Mohamed Ali, in visita a Roma, ha incontrato oggi a Palazzo Chigi il presidente del Consiglio, Mario Monti. Il premier somalo, ringraziando l'Italia per il suo sostegno al processo di pacificazione in Somalia, ha ribadito l’impegno del suo governo contro il terrorismo e la pirateria e in particolare per la liberazione della nave italiana Enrico Ievoli, sequestrata a fine dicembre con 18 membri dell’equipaggio. Da parte sua, Monti ha sottolineato che la Conferenza di Londra del 23 febbraio prossimo può rappresentare una tappa importante per raccogliere il sostegno della comunità internazionale alla pacificazione del Paese. Al microfono di Davide Maggiore, il primo ministro somalo Abdulweli Mohammed Ali si è soffermato sul ruolo che la comunità internazionale può svolgere nella crisi politica del suo Paese:RealAudioMP3

R. – The international community is doing...
La comunità internazionale sta già operando e contribuisce alla pace e alla sicurezza in Somalia, in particolare l’Unione Africana. Abbiamo una missione africana in Somalia (Amisom) che ha sacrificato molte vite per riportare la Somalia nella comunità delle nazioni, e noi siamo molto grati per il loro sacrificio. Ma abbiamo bisogno di molto di più. Dobbiamo imparare a capire che a lungo termine dobbiamo fare affidamento solo su noi stessi e che un Esercito nazionale somalo dovrà raccogliere la sfida della sicurezza del Paese. Ma nell’immediato e a medio termine, serve un supporto maggiore, più soldati, maggiore supporto logistico per portare la pace in Somalia.

D. – La scorsa settimana gli uffici delle Nazioni Unite a Mogadiscio hanno riaperto dopo 17 anni. E’ un primo segnale dell’importanza data dalla comunità internazionale alla crisi somala?

R. – Of course, it is welcome. ...
Certo, ed è gradito. Noi siamo riconoscenti al segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, per l’impegno a riaprire gli uffici delle Nazioni Unite a Mogadiscio. Se lavori per la Somalia, se la tua attività si svolge in Somalia, non c’è motivo di tenere tante agenzie dell’Onu a Nairobi. Se sei un manager che si occupa di un progetto in Somalia, dovresti stare in Somalia. Ora la capitale sta diventando più sicura ed anche altre parti del Paese sono più sicure e tranquille. Perciò noi saremo ben felici che le organizzazioni non governative internazionali, insieme alle agenzie ed organizzazioni dell’Onu si trasferiscano in Somalia.

D. – Un’altra questione è quella dell’informazione. Alcuni giorni fa un giornalista locale è stato ucciso a Mogadiscio. Cosa può essere fatto per garantire la sicurezza di coloro che forniscono un’informazione indipendente sulla Somalia?

R. – Free and independent media is very important for us …
Media liberi e indipendenti sono molto importanti per noi, sono il requisito per un buon governo, per la democrazia. Noi incoraggiamo tutto questo e appoggiamo il giornalismo indipendente. Ci dispiace per la morte di questo uomo, il direttore di Radio Shabelle. E’ stata una perdita tragica per noi, per la sua famiglia e per i somali. E’ necessario però comprendere che ora che gli Shabab sono stati sconfitti in prima linea, usano una strategia asimmetrica con omicidi e assassinii. Questi sono i mezzi che usano. Sono stati sconfitti in prima linea e quindi usano queste tattiche per contrattaccare; ma sicuramente saranno sconfitti anche loro.

D. – Cosa può essere fatto localmente per migliorare il controllo del governo sul territorio?

R. – Since August last year, we’ve made huge progress…
Dall’agosto dell’anno scorso abbiamo fatto grandi progressi in gran parte del Paese. Mogadiscio è stata completamente liberata dagli Shabab. Ora stiamo estendendo la zona di sicurezza ad altre parti del Paese: nel centro della Somalia, nel Sud, nel Sud-Ovest, ovunque. La liberazione del Paese sta procedendo, sta andando avanti. E non ci fermeremo finché ogni città, ogni villaggio, ogni comunità sia liberata da questo nemico e la Somalia sarà salva e sicura affinché i somali possano vivere in pace e tranquillità. (ap)







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