Nel 2011 record nella lotta all'evasione fiscale. L'opinione dell'economista Riccardo
Moro (Giustizia e Solidarietà)
La lotta all'evasione nel 2011 si chiude con un attivo di 11,5 miliardi di euro e
il dato e' ancora provvisorio. Lo ha reso noto il direttore delle Entrate Attilio
Befera durante un'audizione in commissione Finanze alla Camera. Befera ha anche annunciato
che il nuovo redditometro sara' operativo entro la prima meta' del 2012. La tracciabilità
è davvero l’arma per combattere l’evasione fiscale? Alessandro Guarasci lo
ha chiesto all’economista Riccardo Moro, direttore della Fondazione Giustizia
e Solidarietà della Cei
R. – Vi sono tre modi per lottare contro
l’evasione fiscale. Uno è l’elemento strettamente tecnico, che è quello – direi –
fondato certamente sulla tracciabilità; il secondo è quello della volontà politica,
perché noi possiamo dotarci di strumenti in sé efficaci, ma poi possiamo scegliere
di usarli con lena o di non usarli con lena; il terzo elemento è quello culturale
e educativo, perché noi abbiamo bisogno di riavviare, di riscoprire, rilanciare e
irrobustire un percorso che è del tutto educativo, del tutto culturale, per far tornare
all’interno della nostra comunità la cultura della corresponsabilità.
D.
– Da dove iniziare per una vera azione culturale: bisogna partire dalla scuola, secondo
lei?
R. – La scuola è fondamentale. Ma anche il ruolo del governo, il
ruolo delle istituzioni, è fondamentale, sia in termini di attivazione di iniziative,
sia perché si possono mettere soldi a disposizione, si possono mettere pacchetti di
idee elaborate da far poi riutilizzare in giro per il territorio, per il Paese. Nel
momento in cui abbiamo un ministro delle finanze che dice che lo Stato è criminogeno
nel momento in cui le aliquote sono troppo alte, noi siamo evidentemente in una situazione
che, tra l’altro, si chiamerebbe anche apologia di reato ed è un crimine.
D.
– Lei si riferisce a Tremonti?
R. – Sì, mi riferisco esplicitamente
a Tremonti. Nel momento in cui abbiamo, viceversa, un ministro delle finanze che dica
che cerchiamo di non sprecare i soldi - questo è evidente -cerchiamo di non mettere
tasse troppo elevate perché se no strozzano i consumi… però che quelle risorse sono
preziose ed è bello metterle insieme per poter insieme vivere meglio, noi facciamo
un lavoro che anche culturalmente e anche eticamente ha un impatto nel Paese. Noi
abbiamo vissuto un’ ubriacatura negativa di 15 anni in cui abbiamo ascoltato da alcune
delle massime autorità dello Stato un inno alla delegittimazione dello Stato e alla
bellezza del trovarsi soluzioni da soli. (bf)